Con l’arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’Altare della Patria e poi a via dei Fori imperiali sono ufficialmente iniziate le celebrazioni per il 2 giugno 1946 quando gli italiani scelsero la Repubblica. “Celebriamo oggi il 77° anniversario della nascita della Repubblica. I valori della scelta del 2 giugno 1946, trasfusi nella Carta costituzionale di cui ricordiamo i 75 anni di vita, continuano a guidarci nel cammino di un’Italia autorevole protagonista in quell’Unione Europea che abbiamo contribuito a edificare” – ha detto il Capo dello Stato.

Ai Fori Imperiali è stata allestita la tribuna per le autorità per assistere alla parata delle forze armate. Accanto a lui la premier Giorgia Meloni, i presidenti delle Camere, La Russa e Fontana e la presidente della Consulta, Silvana Sciarra e il ministro della Difesa Crosetto.

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Al suo arrivo il capo dello Stato ha salutato tutti i ministri e gli esponenti delle istituzioni presenti tra cui il presidente della regione Lazio, Rocca, e il sindaco di Roma, Gualtieri. Per l’occasione Mattarella e i vertici istituzionali indossano una coccarda tricolore sul petto.

Mattarella: “Difesa europea realmente integrata è la nuova sfida che attende le Forze Armate.” –  “I riconoscimenti degli alleati e dei Paesi amici, la stima e l’affetto delle popolazioni che i nostri militari assistono, sono prova eloquente della qualità del loro impegno e della credibilità conquistate nelle missioni di pace e di sicurezza al servizio del bene comune”- ha scritto il Presidente Mattarella in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

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Meloni: “Patria è frutto sacrifici che si compiono insieme” – “La comunità nazionale, la patria, alla fine è questo: è una dimensione di sacrifici che si compiono insieme per chi l’ha fatta prima di noi e per noi che lo facciamo verso gli altri”. Così Giorgia Meloni a margine delle celebrazioni della Festa della Repubblica a Roma.

E in un video messaggio rivolto a tutti gli italiani Mattarella si sofferma sulla fuga di cervelli che interessa il nostro Paese – “Oggi, lavorare all’estero non dovrebbe più rappresentare, per nessuno, una scelta obbligata – non priva di disagi e di rischi – bensì una opportunità, specialmente per i giovani. È responsabilità, della Repubblica, far sì che si tratti di libera scelta”

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Mattarella: “Il bagaglio di esperienze maturato in altri Paesi valorizza i talenti che vanno all’estero.” – “Talenti, preziosi e apprezzati; consapevoli di come l’incontro, il confronto, il dialogo tra culture, la circolazione di idee e di concezioni diverse, sia lievito per l’avanzamento in tutti i camp. Si tratta di passare dalla ‘fuga’ dei cervelli, alla – circolazione – dei talenti; alimentando un circuito, virtuoso, di capacità e di competenze. L’influenza, così realizzata, in altri Paesi, dai nostri concittadini – con la cultura e il modo di vivere che sono loro propri – è preziosa”

Mattarella: “Assistiamo a tentativi di individuare sentieri di dialogo per giungere alla pace” – “i principi di solidarietà e di giustizia che debbono unire i popoli impongono la ricerca di una pace giusta e non di una pace raggiunta ai danni di chi è stato aggredito”. Così il presidente della Repubblica in un passaggio del suo intervento tenuto al concerto in Quirinale in occasione della 77esima festa della Repubblica italiana.

 

 

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