C’è un 25enne che lotta tra la vita e la morte, in Francia, dopo esser stato colpito alla testa da un proiettile sparato dal reparto speciale di polizia Raid, nella notte tra giovedi’ e venerdi’ della scorsa settimana.

E ora la famiglia, che vive a Mont-Saint-Martin (Meurthe-et-Moselle), ha presentato una denuncia per “violenza volontaria” contro i poliziotti. Aimene Bahouh era in auto e viaggiava con il finestrino aperto, “per andare a fare rifornimento a una pompa di benzina in Lussemburgo” al termine della sua giornata di lavoro, quando “ha ricevuto un proiettile alla tempia” sparato da uomini del Raid, ha raccontato un parente.

Il giovane, ha sottolineato la fonte, “non aveva nulla a che fare con i disordini e i rivoltosi: lavora 40 ore a settimana come guardia giurata in Lussemburgo, non e’ affatto un delinquente”.

Raggiunto dal colpo d’arma da fuoco, è stato operato “per quasi sei ore” all’ospedale di Arlon, una vicina cittadina belga, perché i disordini e le cattive condizioni meteorologiche di quella notte non permisero il trasferimento in elicottero al centro emergenze di Nancy. Da allora è in coma indotto. “Spero che ce la faccia, ma temiamo che si porterà dietro conseguenze”.

Redazione

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