"Il ministro ragiona per slogan"
Gioielliere condannato, procuratore Asti replica a Salvini e Vannacci: “Rapinatori rincorsi e abbattuti, non è legittima difesa”

Non si placano le polemiche dopo la condanna a 17 anni inflitta al gioielliere Mario Roggero che il 28 aprile del 2021 uccise due dei tre rapinatori che avevano assaltato la sua gioielleria a Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo. Dopo la telefonata solidare di Matteo Salvini, leader della Lega e da sempre in prima linea per la legittima difesa (anche quando non è tale…), ecco arrivare le parole del generale Roberto Vannacci (“il gioielliere mi chiami, difesa sempre legittima, empatizzo con lui, penso a iniziative che possano aiutarlo”) ma soprattutto quelle di Biagio Mazzeo, procuratore di Asti a capo dell’ufficio che — con il pm Davide Greco — ha chiesto la condanna a 14 anni (poi aumentata a 17 dai giudici della Corte d’Assise) per il gioielliere.
Gioielliere condannato, procuratore Asti: “Persone rincorse e abbattute, non è legittima difesa”
Intervistato dal Corriere della Sera, Mazzer spiega che non si può parlare di legittima difesa dopo aver visto le immagini e i video raccolti da quelle telecamere che “è stato l’imputato a servirci le prove su un piatto d’argento. Chiunque le abbia viste ha avuto una reazione di repulsione, per quel che è avvenuto: persone rincorse e abbattute in quel modo. Agghiacciante: sensazione che non cambia anche se chi ha sparato è una persona per bene”. Persone abbattute dal gioielliere: “in questo caso siamo completamente al di fuori del caso della legittima difesa”. Con buona pace di Matteo Salvini: “Non mi stupisce – dichiara Mazzeo facendo riferimento alle parole di solidarietà espressa da Salvini – sono anni che il ministro ha uno slogan: che la difesa è sempre legittima. Ma qui, come le dicevo, siamo al di là persino del caso borderline: perché una reazione che avviene dopo il fatto, e fuori dal negozio, non può essere legittima difesa”. Sulla condanna a 17 anni commenta: “Bisogna tenere conto che la pena minima per un singolo omicidio è di 21 anni: dal punto di vista della pena, direi che è mite, tenendo conto dei limiti di legge”.
Gioielliere condannato, Vannacci: “Va aiutato, sfrutterò mia popolarità”
Dal procuratore di Asti al generale Vannacci, fresco di nuovo incarico, che accoglie l’appello del gioielliere: “Mi fa piacere che il gioielliere Mario Roggero si sia rivolto a me. Segno che il mio libro ha lasciato il segno”. Così in una intervista a La Stampa il generale Roberto Vannacci. “Io – dice ancora – non mi occupo di giustizia. Non sono un uomo di legge, io faccio il soldato. Detto questo sono assolutamente empatico con il gioielliere alle prese con vicissitudini che non merita”. “Io – prosegue il militare – esorto il signor Roggero a cercare tutti i metodi che la nostra democrazia ci mette a disposizione per avere giustizia. Se vorrà chiamarmi, sono pronto a parlare con lui. Cercherò di sfruttare la popolarità per qualche iniziativa che possa in qualche modo aiutare questa persona nella ricerca della giustizia”. Da parte sua “continuerò a sostenere che la difesa debba essere sempre legittima. A farmi ascoltare su questo tema”.
© Riproduzione riservata