A pochi giorni dalla fine del 2023 sono ben duemiladuecentosettantuno (2271) i migranti morti lungo la rotta del Mediterraneo Centrale, circa il 60% in più rispetto allo scorso anno, quando i morti erano stati 1.413. Numeri, tra l’altro, per difetto visto che, quest’anno più che mai, la conta dei naufragi fantasma con i barchini di metallo fatti partire a migliaia dalle coste tunisine porterebbe il bilancio assai più in alto.

A ufficializzare il dato inquietante è Flavio Di Giacomo, portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni. “Ancora una volta ribadiamo che quella degli arrivi via mare non è un’emergenza numerica ma umanitaria”. L’aumento delle vittime è legato all’aumento delle partenze dall’inferno libico e da quello tunisino. Ad oggi in Italia, nel 2023, sono arrivati circa 160mila migranti.

Il decreto Cutro e la guerra alle Ong

Il decreto Cutro, varato dopo l’omonima strage sulle coste crotonesi avvenuta a fine febbraio 2023 (almeno 94 morti), ha allontanato per mesi le navi umanitarie dalla zona Sar di ricerca e soccorso imponendo alle Ong di lasciare il Mediterraneo dopo ogni soccorso e costringendole a lunghissimi giorni di navigazione verso porti il più lontano possibile dal centro e nord Italia assegnati dal Viminale per lo sbarco. Il risultato, inevitabilmente, è un mar Mediterraneo meno protetto dalle navi di soccorso.

Un esempio recente riguarda il naufragio avvenuto la scorsa settimana al largo delle coste libiche. Un gommone con a bordo 86 migranti è affondato e la Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranée che aveva già salvato 26 migranti a bordo di una piccola imbarcazione, era presente nella stessa area ma è stata costretta a lasciare la zona per rispettare l’assegnazione del porto di Livorno da parte delle autorità italiane, ricevendo l’ordine di girare la prua verso l’Italia.

I dati sui migranti sbarcati in Italia nel 2023

Dall’inizio dell’anno al 20 novembre i migranti sbarcati sulle coste italiane sono 150.777, il 59,8% in più rispetto ai 94.343 dello corrispondente periodo dell’anno scorso e il 146,9% in più rispetto ai 61.046 dell’analogo periodo del 2021. I dati sono contenuti nel ‘Cruscotto statistico giornaliero’ pubblicato online dal Viminale. Solo nell’ultima settimana di novembre sono sbarcati 3.539 migranti, con ‘picchi’ di 1.264 mercoledì 15 e di 1.124 lunedì 20. Con riferimento alla nazionalità dichiarata al momento dell’arrivo, il 12% dei migranti è originario della Guinea, l’11% della Tunisia, l’11% della Costa d’Avorio, il 7% del Bangladesh, il 7% dell’Egitto, il 6% della Siria, il 5% del Burkina Faso, il 5% del Pakistan, il 4% del Mali e il 4% del Sudan. Al 13 novembre, i minori stranieri non accompagnati sbarcati sono 16.640, a fronte dei 14.044 arrivati in tutto il 2022 e i 10.053 arrivati in tutto il 2021.

 

Redazione

Autore