Da Foggia a Lecce sono tanti i fuori sede che sono tornati a casa in Puglia approfittando della manciata di minuti prima dell’avvio del decreto coronavirus. Ma sono anche molto numerosi quelli che hanno deciso di non muoversi dalle zone rosse.  Una scelta sofferta ma fatta con grande responsabilità. Studenti e lavoratori hanno deciso di rimanere dove si trovavano al dine di “tutelare la salute dei propri cari”.

Sui social girano commenti di ogni tipo, tra gli insulti a chi ha deciso di partire e gli “io resto” di chi ha lasciato la valigia nell’armadio. E i nonni non sono rimasti in silenzio e hanno affidato ai social i loro ringraziamenti: “Vi vogliamo bene e , state certi, quando il Coronavirus resterà soltanto un brutto ricordo, nei nostri cuori ci sarà spazio anche per il bel ricordo delle vostre azioni razionali e responsabili. Quando tutto sarà finito vi aspetteremo qui a braccia aperte”.

Intanto sono 2.545 le persone che hanno compilato il modulo di autosegnalazione online per dichiarare di essere rientrate in Puglia da Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treciso e Venezia. Dal 29 febbraio sono 9.362 i moduli di autosegnalazione per dichiarare di essere ritornati in puglia.

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