La dura lezione per Giorgia Meloni è che a fare i sovranisti trovi sempre qualcuno più sovranista.  Quello che arriva dalla Svezia, paese scandinavo che ha virato pesantemente a destra alle ultime elezioni e che si appresta a prendere le redini della presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, è uno schiaffo pesante nei confronti dell’esecutivo nostrano.

In un colloquio col Financial Times Lars Danielsson, l’ambasciatore della rappresentanza permanente della Svezia presso l’Ue, ha infatti annunciato che nei primi sei mesi del 2023 (il periodo di presidenza svedese) non ci sarà alcun patto sull’immigrazione a livello europeo. Danielsson ha aggiunto che tale accordo non sarà raggiunto prima della primavera del 2024.

Il quotidiano britannico ricorda che i rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina e gli arrivi di clandestini in Europa attraverso il Mediterraneo e i Balcani hanno raggiunto livelli mai visti dal 2015, aumentando la pressione sui Paesi Ue perché approvino il più volte rinviato “patto sui migranti”, proposto dalla Commissione nel 2020, che punta a ridurre l’impatto dei flussi sui Paesi di primo arrivo. “Cercheremo di fare avanzare il lavoro – ha dichiarato Danielsson – ma non sara’ possibile completarlo durante la presidenza svedese”.

Una mossa che sembra dettata al premier svedese Ulf Kristersson dal supporto ottenuto per formare una maggioranza e dunque un esecutivo da parte dei Democratici Svedesi, partito che a dispetto del nome è in realtà una formazione di estrema destra euroscettica con un passato molto vicino a posizione neonaziste. Il movimento guidato da Jimmie Åkesson, che assicura a Kristersson un appoggio esterno fondamentale per la tenuta del governo, fa inoltre parte del gruppo all’Europarlamento dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), del quale Fratelli d’Italia è uno dei partiti cardine e di cui Meloni è leader.

L’agenda di Stoccolma per l’Europa sarà invece concentrata su altri temi come il sostegno all’Ucraina e maggiori sforzi sul libero mercato e contro “chi cerca di inondare l’Europa di aiuti di Stato”, altro tema che dovrebbe far preoccupare il governo a Roma.

Una doccia fredda quella sull’immigrazione per Giorgia Meloni e alleati. Recentemente la premier aveva rivendicato proprio di aver portato a Bruxelles il tema della gestione condivisa dei flussi migratori in cima all’agenda europea.

Le parole dell’ambasciatore della rappresentanza permanente svedese in Ue lasciano invece intendere che un accordo in sede europea sui migranti è lontanissimo.

Anche perché l’imponente schieramento di Paesi guidati da esecutivi della destra sovranista non hanno alcuna intenzione di aiutare quello nostrano: in base alla loro opposizione anche un semplice dato numerico, ovvero il numero decisamente superiore di richieste d’asilo che arrivano nei Paesi del centro e nord Europa.

Il ‘no’ secco da parte svedese alle richieste della Meloni diventano immediata occasione di scontro politico. Enzo Amendola, deputato Dem ed ex ministro per gli Affari europei del governo Conte, su Twitter non manca di sottolineare che “a fare i sovranisti trovi sempre qualcuno più sovranista, che difende solo gli interessi del proprio Paese. La destra europea, i migliori amici del governo Meloni“.

Di segno opposto le parole del ministro Raffaele Fitto, fedelissimo della Meloni e a lungo europarlamentare, secondo il quale le dichiarazioni dell’ambasciatore svedese “non solo non rappresentano una presa di posizione contro alcuno Stato membro specifico, tantomeno contro l’Italia, ma soprattutto non possono in alcun modo essere strumentalizzate politicamente a livello nazionale“. Fitto poi ricorda che  il dossier migranti “soprattutto grazie all’azione del presidente Meloni, è, per la prima volta, alla massima e urgente attenzione” della Ue e del prossimo Consiglio. L’intervista al Financial Timese si riferisce “alla riforma strutturale del sistema di asilo“, un dossier “molto complesso” con interessi nazionali “molto sentiti e diversi“, aggiunge Fitto.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.