A Forenza (Potenza) c’è una storia di fedeltà e amore senza tempo tra un uomo scomparso e il suo amico a quattro zampe, e forse un messaggio non ancora decifrato. Protagonista è un cane di nome Pacchione, indissolubilmente legato al suo padrone, scomparso.

Si tratta di Antonio Iasi, che si è allontanato il 15/01/2022. Fino a due anni fa Antonio gestiva un’azienda agricola insieme al fratello. Quel sabato, attorno alle 9 del mattino è uscito di casa per dirigersi a piedi verso l’uliveto, senza mai più fare rientro. Aveva con sé i documenti e il cellulare.

Pacchione aspetta ancora il suo padrone

Da quel giorno, il suo cane, un pastore maremmano bianco, continua ad attendere Antonio. Quando suo fratello sale a bordo del trattore, l’animale inizia a seguirlo, salvo poi fermarsi sempre nello stesso punto, su una strada sterrata. L’episodio, già noto all’epoca dei fatti, è stato recentemente ricordato nell’ultima puntata di “Chi l’ha visto?” con la conduttrice Federica Sciarelli che ha mostrato al pubblico televisivo le immagini del comportamento di Pacchione: “Attende Antonio nello stesso luogo da ormai due anni, è stato il fratello a mandarci questo video e il cane sembra quasi voler comunicare: ‘Antonio è scomparso da qui’. Quel luogo rappresenterebbe infatti l’ultimo punto in cui Antonio e Pacchione si sono salutati.

 

 

Pacchione come Hachiko

La storia di Pacchione era già stata raccontata dalla trasmissione nel 2022, eppure a distanza di due anni nulla è cambiato. Una vicenda che evoca inevitabilmente un parallelismo con quella di un altro cane leggendario, reso celebre dall’omonimo film, “Hachiko – Il tuo migliore amico”, con protagonista  da Richard Gere. La pellicola, ispirata ad una storia vera risalente al 1925 quando il professore Hidesaburo Ueno, proprietario di Hachiko, venne colto da un malore e morì all’università, mancando l’appuntamento quotidiano con il suo cane alla stazione ferroviaria di Shibuya, in Giappone. Nonostante la morte del suo amato padrone, Hachiko continuò a recarsi alla stazione di Shibuya ogni giorno per ben dieci anni, nella speranza di rivederlo ancora una volta. E oggi lì fuori, c’è una statua dedicata al suo fedele amico a quattro zampe.

Redazione

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