Una storia ingarbugliata. Una storia di sentenze non rispettate, abili manovre e poca trasparenza. I protagonisti: Consip, Asl Napoli 1 Centro e Asl Napoli 2 Nord, Romeo Gestioni e Consorzio CSI. Al centro della vicenda sulla quale intendiamo fare luce c’è l’affidamento dell’esecuzione dei servizi di pulizia e sanificazione da parte di ambedue le Aziende Sanitarie. Cosa è successo? Nel gennaio 2021 la convenzione Consip Sanità Lotto 8 è stata aggiudicata al Consorzio CSI. L’Asl Napoli 2 Nord firma il contratto relativo alla gara autonoma il 3 maggio 2021 ma solo a maggio del 2022 chiede a CSI di consegnare il piano delle attività necessario alla comparazione tra il contratto ponte e le condizioni della Convenzione Sanità.

Ma il punto che proprio non quadra è questo: l’Asl Napoli 2 ha firmato il contratto della gara autonoma con CSI quando la Convenzione Consip era già attiva da gennaio. Ora, veniamo all’Asl Napoli 1. Qui le cose che non quadrano sono parecchie. Nel dicembre 2020 l’azienda sanitaria firma due contratti di appalto (sempre relativi alla pulizia e alla sanificazione), uno con CM Service per il lotto numero 1 (da 80 milioni di euro) e l’altro con Romeo Gestioni per il lotto numero 2 Ospedale del Mare (da circa 30 milioni di euro). Il servizio parte regolarmente e le aziende erogano i servizi di pulizia. A questo punto una delle consorziate CSI (la EPM) in virtù della convenzione Consip fa ricorso prima al Tar Campania e poi al Consiglio di Stato alludendo a un conflitto di interessi tra il direttore generale Ciro Verdoliva e una delle aziende vincitrici. Il Consiglio di Stato allora dispone il rinnovo solo di una fase della gara.

L’Asl Napoli 1, quindi, da direttive emanate dal Consiglio di Stato avrebbe dovuto rifare parzialmente la gara e a giudicare le aziende concorrenti (le stesse che hanno partecipato alla prima gara) ci sarebbe dovuta essere una nuova commissione. Tutto questo non è stato fatto. In barba alla sentenza del Consiglio di Stato, l’Asl Napoli 1 ha comunicato di aver preso atto della sentenza, che i contratti stipulati con Romeo Gestioni e con CM cesseranno il 6 giugno 2022, ma nulla ha aggiunto in merito ai lavori per la nuova gara. Non solo, il 13 maggio l’Asl ha fatto sapere di aver aderito alla Convenzione Consip. Senza rifare la gara e non ottemperando a ciò che il Consiglio di Stato aveva chiesto di fare. Ora, anche se con un po’ di fatica, è chiara a tutti la condotta quantomeno ambigua messa in atto dall’Asl.

Perché? Perché se si ritorna qualche riga più su, si vede che mentre l’Asl Napoli 2 a diciotto mesi di distanza dall’aggiudicazione Consip non ha ancora aderito alla convenzione, ma anzi ha firmato un contratto autonomo che non avrebbe potuto stipulare, l’Asl Napoli 1 con una tempistica da fare invidia a qualunque Paese e in poco più di quaranta giorni dalla sentenza del Consiglio di Stato ha aderito a Consip. Ora, la manovra del Consorzio CSI è molto chiara, come è chiaro l’obiettivo: aggiudicarsi l’erogazione dei servizi di pulizia per entrambe le ASSLL. Così come non è chiaro perché l’Asl non abbia dato seguito alla decisione del giudice amministrativo e con una determina di adesione a Consip, firmata dal Direttore UOC Acquisizione e Servizi, dott. Enrico Aversano, ha letteralmente buttato fuori dalla gara sia la Romeo Gestioni che le altre aziende che avrebbero dovuto nuovamente essere valutate dalla nuova commissione aggiudicatrice.

Nel frattempo, il Presidente della III sezione del Consiglio di Stato, su istanza di Romeo Gestioni e di CM, ha deciso di vederci più chiaro. Lo scorso 24 maggio, infatti, ha imposto all’ASLNA1 di presentare entro il termine di trenta giorni “una documentata relazione, da cui si possano desumere le iniziative volte a dare esecuzione al giudicato”. Non si dimentichi che questa vicenda coinvolge circa 900 lavoratori, che, con le loro famiglie, a pochi giorni dall’annunciata scadenza dei contratti in corso, attendono di conoscere con ansia il loro futuro lavorativo. Per fortuna all’Asl Napoli 1 c’è un dirigente bravo e capace come Ciro Verdoliva che, ne siamo certi, darà seguito a quanto richiesto dal Consiglio di Stato, tanto ormai manca poco, il 24 giugno è vicino…

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.