Il MAXXI di Roma diventa monumento nazionale, compie 15 anni e si rilancia. All’insegna del rinnovamento e della valorizzazione culturale, a fine maggio il Museo nazionale delle arti del XXI secolo ha inaugurato nuova stagione e nuovo corso. Lo si nota subito, a partire dalla hall trasformata in piazza interna dello spazio museale, grazie all’intervento del designer spagnolo Nacho Carbonell e delle sue installazioni naturali, con tronchi d’albero riutilizzati provenienti dal Dipartimento Giardini del Comune di Roma e reti da pesca recuperate in mare da ISPRA.

La nuova presidente della Fondazione MAXXI, Emanuela Bruni ha sancito così l’inizio del nuovo percorso: «Sono orgogliosa di rappresentare un’istituzione così importante per la cultura italiana e internazionale. In questi 15 anni il MAXXI è cresciuto come un luogo vivo e dinamico, ricco di idee, progetti e visioni. Il riconoscimento come Monumento nazionale ci onora e rafforza la nostra missione. Invito tutti a continuare a vivere il MAXXI ogni giorno, come uno spazio aperto, stimolante, condiviso. Un museo da abitare con curiosità e partecipazione»

I 15 anni del MAXXI coincidono con il riconoscimento come Monumento nazionale, frutto dell’iniziativa dell’allora presidente Fondazione MAXXI e oggi Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. L’edificio, progettato da Zaha Hadid e simbolo dell’architettura contemporanea in Italia, entra così a pieno titolo nel patrimonio culturale tutelato dallo Stato. Il nuovo corso del MAXXI inizia forte di questi numeri: dal 2010 al 2022, il museo ha generato quasi 16,5 milioni di euro di incassi della biglietteria e ha registrato oltre 3,5 milioni di visitatori. A questi si aggiungono oltre 10 milioni raccolti attraverso attività di fundraising, tra cui più di 2 milioni provenienti da sette edizioni dell’Acquisition Gala. Un bilancio che smentisce la vecchia retorica secondo cui “con la cultura non si mangia”.

Nel 2023, inoltre, il MAXXI ha avviato il progetto “MAXXI per TUTTI”, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con azioni specifiche rivolte a persone con disabilità. Un esempio concreto di come l’accessibilità possa integrarsi con strategie di sviluppo sostenibile, non solo sul piano sociale ma anche su quello gestionale. Il caso del MAXXI si inserisce in un quadro più ampio che vede il settore museale italiano in fase di rilancio. Secondo l’ultimo Rapporto Federculture, nel 2024 il comparto ha mostrato segnali di crescita robusti. I dati del Ministero della Cultura parlano chiaro: nel 2023 i visitatori dei musei e parchi archeologici sono aumentati del 23% rispetto all’anno precedente, sfiorando i 58 milioni di ingressi. Numeri che riportano la fruizione culturale vicina ai livelli pre-pandemici, segno di un ritorno stabile dell’interesse del pubblico. Intanto si festeggia. Oggi l’edificio è aperto a ingresso gratuito per tutti, ma il nuovo corso del MAXXI punta a rilanciare il museo anche come attore economico, oltre che sociale. In attesa del progetto Grande MAXXI che amplierà gli spazi espositivi, giardini inclusi, ma questa sarà la pagina seguente.