All’Area dem di Franceschini, Piazza Grande di Nicola Zingaretti, Base riformista di Lorenzo Guerini e la sinistra di Orlando, si è oggi aggiunta la freschissima corrente di Elly Schlein insieme a quelle del gruppo di Articolo Uno di Roberto Speranza, di Gianni Cuperlo, degli amici dello sconfitto alle primarie e ora presidente del partito Stefano Bonaccini e degli ex lettiani che si riconoscono in un Nuovo Ulivo.

Se è vero che il successo alle primarie attorno a Schlein ha compattato un partito balcanizzato dalla pesante sconfitta elettorale di settembre, e vero anche che il nuovo vento di novità della neo segretaria ha portato ulteriori correnti all’interno dei dem insieme, va detto, a rinfrancanti sondaggi che vedono il Pd in costante risalita fino ad aver riagguantato la posizione di secondo partito in Italia.

Al Nazareno quindi stanno facendo i conti con una unità ritrovata da un lato e le posizioni interne che vanno via via delineandosi creano nuovi gruppi, nuove correnti, che alla fine risultano anche più numerose rispetto al Pd di qualche mese fa, dall’altro.

La segretaria è alle prese con il districarsi tra le più consolidate dinamiche interne. Chiara Braga indicata come capogruppo alla Camera, Michele Fina scelto come tesoriere, Francesco Boccia proposto capogruppo al Senato, poi eletto. Ma il risiko delle posizioni strategiche e dei leader interni ai dem sta portando, appunto, alla moltiplicazione delle alleanze.

Schlein si è detta tuttavia intenzionata a formare una segreteria unitaria: “Ci stiamo sentendo spesso in queste ore anche con Bonaccini”, ha detto oggi al Senato, “entro pochi giorni ho intenzione di chiudere gli assetti e tornare a costruire insieme alla nostra comunità democratica proposte politiche alternative alle destre e a parlare dei temi che riguardano la vita delle persone”.

Riccardo Annibali

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