Due cittadini tedeschi, un uomo e una donna sono coimputati nel processo di Ilaria Salis, l’insegnante 39enne di Monza, accusata di aver partecipato all’aggressione nei confronti di due neonazisti durante la contro manifestazione organizzata per opporsi al raduno neonazista della ‘Giornata dell’onore’, che ricorda le azioni militari delle SS nel corso della Seconda guerra mondiale.

Hanno scelto di non farsi riprendere dalle telecamere e chiesto che non vengano diffusi i loro nomi, quel che è certo però è che la donna è riuscita a tornare a Berlino, sotto sorveglianza come prevede l’ordinamento tedesco, per poi presentarsi al processo a Budapest.

L’uomo si è dichiarato colpevole: i pestaggi ai neonazisti

Al contrario, l’uomo si è dichiarato colpevole, ed è stato già condannato a tre anni di carcere. L’ammissione è stata quella di far parte di un gruppo di estrema sinistra vicino alla 28enne Lina Engel e al compagno Johann Guntermann che avrebbero scelto Budapest per attaccare e assaltare militanti fascisti o di ideologia nazista” l’11 febbraio, e che in passato erano già noti alle forze dell’ordine per le loro aggressioni. Era chiamata “la banda del martello” (Hammerband), che quasi in forma paramilitare ha organizzato pestaggi contro neonazisti tra il 2018 e il 2020.

Lina Engel – anche lei mai ripresa in volto – era stata condannata a 5 anni di carcere in quanto coordinatrice dell’associazione. Secondo le accuse ungheresi, le stesse spedizioni punitive sarebbero state condotte dai due tedeschi anche a Budapest, assieme a loro, in totale, sono 14 i mandati di arresto della procura.

Redazione

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