L’immunità di gregge è l’obiettivo dichiarato della campagna vaccinale. Una situazione nella quale ci sono abbastanza persone vaccinate e non in grado di trasmettere il virus da portare la velocità di trasmissione (Rt) al di sotto di 1, con conseguente progressiva estinzione dell’epidemia. L’istituto Humanitas la definisce come un “meccanismo per proteggere anche coloro che non possono sottoporsi a vaccinazione, magari per particolari problemi di salute”.

Per raggiungerla nei termini stabiliti dalle autorità sanitarie italiane (entro settembre-ottobre di quest’anno), i ricercatori calcolano che dovremmo vaccinare il quadruplo delle persone alla settimana, 2 milioni anziché le 500mila che scandiscono il ritmo attuale.

L’istituto di ricerca Hume ha creato un indice, chiamato DQP (acronimo di: Di Questo Passo), che stima il numero di settimane che sarebbero ancora necessarie se – in futuro– le vaccinazioni dovessero procedere, appunto, a questa velocità. Al 15 febbraio il “count down” segnava 165 settimane al raggiungimento dell’immunità comune, che significherebbe arrivare alla soglia non prima di aprile 2024.

Il dato è peggiorato rispetto alla rilevazione della scorsa settimana, che prevedeva il raggiungimento dell’obiettivo per giugno 2023. In mancanza di dati aggiornati, i dati regionali mancanti sono stati stimati in base alle variazioni settimanali medie degli ultimi sette giorni.

Da Hume precisano, però, che la stima è basata “sulle ipotesi più ottimistiche che si possano formulare”, indicando quindi che il numero di settimane sia da intendersi come quello “minimo” per raggiungere almeno il 70% degli italiani con almeno una vaccinazione.

Il calcolo dell’indice si basa su 4 parametri: una stima del numero di italiani vaccinati necessario per garantire l’immunità di gregge, quante vaccinazioni sono state effettuate nell’ultima settimana (da lunedì a domenica), quante vaccinazioni erano state effettuate dall’inizio della campagna (1° gennaio 2021) fino alla settimana anteriore a quella su cui si effettua il calcolo, e che tipo di vaccini verranno presumibilmente usati (a 2 dosi o a dose singola).

Redazione

Autore