Marzo è un mese difficile per le malattie respiratorie e intestinali. Questo mese poi è iniziato con sbalzi di temperature, passaggi dall’asciutto al bagnato, insomma non l’avvisaglia della primavera. Negli ambulatori dei colleghi si vedono tanti casi di virus intestinali che provocano nausea, vomito e diarrea, anche forte soprattutto nella popolazione lavorativa, 30-50enni. Poi vediamo ancora qualche polmonite virale, ma il Covid sembra davvero scomparso dai radar”.

Così all’Adnkronos Salute Pierluigi Bartoletti, vice segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), fa il punto della situazione. “Deve ancora arrivare l’influenza B – precisa – che colpisce proprio tra marzo e aprile i bambini e i ragazzi”. Come curarsi? “Serve molta pazienza, ma soprattutto reidratarsi durante la giornata – risponde Bartoletti – Magari saltare i pasti se non si ha appetito o mangiare poco”.

Virus intestinale e influenza b

Marzo 2024 sarà caratterizzato da un diffuso virus intestinale. A rischio non soltanto gli adulti ma anche i bambini. Ciò dipende soprattutto dalla facilità di contagio, che passa soprattutto attraverso il contatto con una persona infetta, così come con oggetti contaminati e l’ingestione di alimenti o acqua contaminati.

Dinamiche facilmente applicabili alla vita d’ufficio o a quella scolastica. Basti pensare a un singolo bambino o collega ammalato, con il quale magari si condivide una merendina o una bottiglia d’acqua. La miglior forma di prevenzione è garantita dal frequente lavaggio delle mani, con sapone.

Rendersi conto d’aver a che fare con un virus gastrointestinale è alquanto semplice. Ecco quali sono i sintomi:

  • vomito
  • diarrea
  • mal di testa persistente
  • malessere generale
  • dolore addominale

Lo sviluppo di febbre non rientra nei casi canonici e la forma in circolo a marzo 2024 non fa differenza. Qualora ciò accadesse, sarebbe il caso di consultare il proprio medico curante. Vuol dire infatti che l’organismo è in lotta contro una forma particolarmente severa.

Per quanto riguarda la durata del malessere, in genere è di pochi giorni. Tipicamente si va dai due ai tre giorni, a seconda del virus responsabile dei sintomi. Nei casi più gravi, invece, potrebbe anche durare una settimana.

 

Redazione

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