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Israele, crolla l’ordine pubblico a Gaza: “Irruzione nei magazzini di cibo”. Netanyahu incolpa intelligence: “Ho sbagliato, mi scuso” | Hamas propone scambio prigionieri
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Migliaia di residenti hanno fatto irruzione in magazzini dove sono custodite scorte di farina e generi alimentari gestiti nel centro e nel sud della Striscia di Gaza dall’Agenzia dell’Onu per i rifugiati in Palestina e in Medio Oriente (Unrwa). L’informazione è stata diffusa oggi da responsabili dell’organismo, attraverso un comunicato.
“Questo è un preoccupante segno che le norme giuridiche e civili stanno cominciando a collassare dopo tre settimane di guerra e un assedio serrato su Gaza. Le persone sono spaventate, frustrate e disperate; le tensioni e la paura sono aggravate dal taglio delle linee e delle comunicazioni internet e telefoniche.”
Netanyahu: “Ho sbagliato, mi scuso per le critiche all’esercito” – “Mi sono sbagliato. Le cose che ho detto dopo la conferenza stampa non dovevano essere dette e mi scuso per questo”. Lo scrive il premier israeliano Benjamin Netanyahu su X dopo aver cancellato il suo post iniziale sui social in cui accusava i vertici dell’intelligence e dell’esercito di non averlo avvertito dei piani di Hamas. “Sostengo pienamente tutti i capi dei servizi di sicurezza”, così come “il capo di stato maggiore, i comandanti e i soldati dell’esercito che sono al fronte e combattono per il nostro Paese”.
E mentre le sirene di allarme per i razzi da Gaza stanno risuonando nel centro di Israele e nell’area grande di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l’esercito. Si sono poi udite forti esplosioni. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha messo in guardia oggi contro il collasso dell'”ordine pubblico” a Gaza dopo il saccheggio di diversi magazzini e centri di distribuzione di aiuti alimentari che gestisce nella Striscia.
“Migliaia di persone sono entrate in diversi magazzini e centri di distribuzione dell’Unrwa nella Striscia di Gaza centrale e meridionale. È un segnale preoccupante che l’ordine pubblico stia iniziando a crollare dopo tre settimane di guerra e un rigido assedio a Gaza.”
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