Circa 15mila connazionali ancora bloccati nel Regno Unito a causa dell’emergenza legata alla nuova variante del Coronavirus, bloccati “a terra” negli scali britannici, in particolare quelli londinesi, per la sospensione dei voli decisa dal governo Conte (così come gran parte degli altri governi europei) per limitare il contagio del nuovo ceppo di Covid.

TAMPONI E QUARANTENA – Una situazione che la Farnesina sta cercando di sbloccare con un piano di rientri controllato e mirato: nel corso di una riunione in presenza del ministro Luigi Di Maio e con la consultazione dei tecnici dei ministeri della Salute e dei Trasporti, si è deciso infatti che potranno tornare in Italia solo i cittadini residenti in Italia o coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza.

Per rientrare sul ‘suolo italico’ le misure saranno particolarmente stringenti: ci sarà infatti l’obbligo di tampone prima e dopo la partenza, otre all’obbligo di quarantena di 14 giorni una volta atterrati in Italia. Misure parzialmente già in vigore prima dello scoppiare dell’emergenza legata alla variante inglese del virus: per chi arrivava in Italia da qualunque Paese estero nel periodo natalizio vi era già obbligo di quarantena precauzionale di 14 giorni anche in assenza di sintomi dal 21 dicembre fino all’Epifania.

 

IL CHIARIMENTO EUROPEO – Dalla Commissione europea intanto è arrivata una raccomandazione ai vari governi di non fermare il movimento di persone e merci con il Regno Unito. L’atto non ha valore vincolante, ma è di fatto un sistema di pressing agli esecutivi europei che hanno deciso il blocco col Regno Unito per evitare di compromettere i rifornimenti di beni destinati alla Gran Bretagna, oltre a permettere ai cittadini europei di ritornare nelle rispettive case. Una scelta che arriva mentre arrivano da Dover le immagini di migliaia di tir fermi all’imbarco per Calais, bloccati dalle autorità francesi per effetto della decisione di fermare i movimenti tra Parigi e Londra.

“I bandi ai voli e ai treni” dalla Gran Bretagna “dovrebbero terminare vista la necessità di assicurare i viaggi essenziali ed evitare interruzioni alla catena di approvvigionamento”, scrive la commissione Ue nella raccomandazione sulla risposta alla variante inglese del virus. “A seguito del rapido aumento dei casi di Covid-19 in alcune parti dell’Inghilterra, di cui gran parte appartiene a una nuova variante del virus, la Commissione ha adottato una raccomandazione su un approccio coordinato alle misure di viaggio e trasporto”, si legge in una nota dell’esecutivo comunitario. “Sebbene sia importante adottare misure precauzionali temporanee rapide per limitare l’ulteriore diffusione del nuovo ceppo del virus e scoraggiare tutti i viaggi non essenziali da e verso il Regno Unito, dovrebbero essere agevolati i viaggi essenziali e il transito dei passeggeri”, si precisa nella nota.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.