Attesa per la sentenza
Juventus, caso plusvalenze: la Procura Figc chiede 11 punti di penalizzazione. Oggi il giorno del giudizio
Il mondo del calcio è in attesa della sentenza. La Corte Federale d’Appello, chiamata a ridisegnare per l’ennesima volta la classifica e a chiudere la questione plusvalenze, si pronuncerà in serata. Prima o dopo la partita dei bianconeri contro l’Empoli non si sa ancora.
I giudici devono decidere quanti punti di penalizzazione infliggere alla Juve dopo la richiesta di rimodulazione della pena del Collegio di Garanzia del Coni. La Procura federale ha chiesto una penalizzazione di 11 punti e l’inibizione di 8 mesi per i dirigenti coinvolti. Nel primo processo alla squadra erano stati tolti 15 punti. Perché raggiunga il suo scopo, la nuova penalizzazione deve essere punitiva. Quindi, nel caso specifico, deve estromettere i bianconeri dai primi quattro posti, validi per la qualificazione alla prossima Champions.
In caso di probabile penalizzazione della Juventus per il caso plusvalenze i biancocelesti balzerebbero al secondo posto a due giornate dalla fine. I prossimi avversari sono la Cremonese già retrocessa e l’Empoli ormai salvo, un calendario che arride e non poco ai ragazzi di Sarri.
Un lunedì di passione per la Juventus. Il giorno della verità, alla corte d’appello della Figc, per la penalizzazione legata alle plusvalenze. La Juventus, sul cui capo pende anche il responso che arriverà più avanti dall’inchiesta federale legata alla ‘manovra stipendi‘, potrebbe perdere nuovamente le posizioni guadagnate sul campo.
Dopo il -15 della sentenza della Corte federale d’appello e il ‘congelamento’ della sanzione deciso dal Consiglio di garanzia del Coni il ricalcolo della penalizzazione potrebbe rimescolare tutto. La difesa del club bianconero è pronta a dare battaglia: “Abbiamo vari spunti per tornare a combattere davanti alla corte Federale di appello”, ha detto nei giorni scorsi Maurizio Bellacosa, uno dei legali di riferimento della Juventus. “C’è un processo, io non faccio il giudice, sono il presidente di una Federazione” – dice il n.1 della Figc.
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