Il commento
La folle idea di Trump di lasciare l’Oms: nessuno può salvarsi da solo

In questi giorni, tra le altre cose, abbiamo ricordato i 5 anni dai primi casi accertati in Italia di Covid; furono i coniugi cinesi, trovati a Roma il 29 gennaio 2020. Allora, come assessore alla Sanità, fui chiamato a gestire e ad affrontare la più grande emergenza sanitaria degli ultimi decenni. In quei giorni tutta la comunità scientifica era impegnata a coordinarsi in ambito Oms per comprendere cosa stava accadendo, e fu fondamentale il lavoro che svolse l’Istituto Spallanzani di Roma nell’isolare il virus e metterlo a disposizione degli scienziati.
Oggi, a distanza di 5 anni, dobbiamo constatare come ci sia una sorta di rimozione di quei tragici momenti e una reazione anti-scientifica. La proposta di uscire dall’Organizzazione mondiale della sanità, avanzata dal neopresidente degli Stati Uniti Trump, è assolutamente grave: la pandemia non conosce confini nazionali, e solo un alto livello di coordinamento globale può fronteggiare l’emergenza. Come ha ben spiegato anche il professore Silvio Garattini, è un errore uscire dall’Oms che lavora per rimuovere le diseguaglianze di accesso alla salute.
Cosa sarebbe stata la gestione della pandemia senza l’Organizzazione? Un tentativo sconnesso dei vari Stati di affrontare l’emergenza. Cosa sarebbe la ricerca scientifica in ambito farmacologico senza l’Oms? Quali sarebbero i sistemi di allerta, segnalazione e monitoraggio in assenza dell’Oms? Tutte queste domande rimangono senza risposta. Peraltro – paradossalmente – la proposta rischia di trascinare una parte del mondo verso un’influenza ancora maggiore della Cina, che riveste un ruolo importante a livello globale, soprattutto ora con lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.
Anche nel nostro paese c’è chi ha ipotizzato l’uscita dall’Oms. Purtroppo ci si è dimenticati presto del monito del Papa: nei giorni più difficili della pandemia, disse che “peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”. Sarebbe veramente un brutto epilogo: un conto è ripensare i modelli, un altro è demolire uno strumento di risposta a livello globale alle emergenze. Nessuno si salva da solo.
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