“È un’accusa che trovo estremamente grave, nei miei confronti”. La replica di Rocco Siffredi a Alisa Toaff, la giornalista che lo ha denunciato per molestie non si fa attendere. Arriva a Repubblica, che dà spazio anche alla versione dell’attore hard: “Le ho detto ‘vatti a prendere i c…, che mi sa che è quello che ti manca…’. Ma pochi secondi dopo l’ho chiamata per scusarmi e per dirle che avevo perso il controllo. Gli insulti? Io vado in giro a parlare di educazione sentimentale da impartire ai bambini, di rispetto nei confronti delle donne”.

Siffredi: “Lei voleva era proprio questo casino”

Ora Rocco parlerà con il suo avvocato per capire che strada prendere. “Io il mio passo l’ho fatto, ho chiesto scusa. Non è stata una bella cosa e lo so”. L’attore continua sostenendo che accuse del genere lo fanno ‘vomitare’, e raccontando anche lo stato d’animo della moglie, che ‘si è messa a piangere’. Ma è l’accusa ad Alisa Toaff a guadagnarsi la vetrina: “Tutto quello che lei voleva – forse – era proprio questo casino. Io non ho bisogno di molestare alcuna donna, anzi sono io che a volte potrei sentirmi molestato. E quel tipo di molestia, ammetto, mi fa piacere”.

Rocco Siffredi e l’incontro con Alisa Toaff: “Ho visto languore nei suoi occhi”.

E tornando sull’incontro racconta di averla salutata e abbracciata: «Mi ha stretto e io le ho detto: ‘Sono sempre sensibile, non credere che sia diventato di marmo’», sostenendo di aver visto ‘languore nei suoi occhi’ dopo aver risposto affermativamente alla domanda se fosse finita la sua dipendenza sessuale e l’abitudine di frequentare altre donne oltre la moglie. “Continuandomi a stringere così – continua Siffredi – mi avrebbe potuto provocare qualche eccitazione”. Io il mio passo l’ho fatto, ho chiesto scusa. Non è stata una bella cosa e lo so”, conclude Rocco, prima di precisare: “Non nutro rancore, l’abbraccerei di nuovo”.

 

 

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