L’Eni ha individuato un significativo giacimento di gas in Indonesia, situato a circa 85 chilometri al largo della costa del Kalimantan. Questa scoperta conferma l’importanza cruciale del metano nel contesto della transizione energetica. Le prime stime indicano che il giacimento, identificato dal pozzo Geng North-1, perforato fino a una profondità di 5.025 metri in 1.947 metri di profondità d’acqua, nella licenza North Ganal, ha volumi totali di circa 140 miliardi di metri cubi di gas e contiene circa 400 milioni di barili di condensati.

L’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, parlando alla Cnbc, ha sottolineato che il gas rimane fondamentale per soddisfare la domanda energetica in continua crescita, evidenziando la sua importanza in diverse regioni come la Cina, l’India e l’Europa. Ha definito la scoperta di Geng North come “strategica”, data la sua vicinanza a mercati in crescita e la sua posizione vicina a strutture già scoperte in passato, permettendo di considerare l’avvio di un nuovo polo di produzione.

Geng North, data la sua posizione e dimensione, ha il potenziale per contribuire in modo significativo a un nuovo polo di produzione nella parte settentrionale del bacino del Kutei, collegandosi ai siti di liquefazione (LNG) di Bontang sulla costa del Kalimantan orientale. Il pozzo di Geng North è adiacente all’area del Indonesia Deepwater Development (IDD), che include diverse scoperte non ancora sviluppate. L’obiettivo dell’Eni è di raggiungere entro il 2030 un mix produttivo con il 60% di gas e gas naturale liquefatto (LNG), con un aumento della produzione di GNL di proprietà. Entro quella data, la capacità di energia rinnovabile installata dovrebbe superare i 15 gigawatt attraverso il progetto Plenitude. Quest’anno, la capacità arriverà a 3 gigawatt.

Redazione

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