Amanda Ferrario ha una energia contagiosa, e le idee chiarissime. Cinquant’anni, di Busto Arsizio in provincia di Varese, è Dirigente Scolastica da undici anni, da quattro dirige una eccellenza, l’Istituto Tecnico Economico “Tosi” nella sua città natale. L’istituto ha 2200 studenti oltre quelli della scuola serale e settantotto classi.

È stata la prima scuola ad avere il quadriennio con due indirizzi: relazioni internazionali per il marketing, amministrazione finanza e marketing. Ferrario e gli insegnanti stanno lavorando su una innovazione radicale e ci spiega che “la scuola come l’abbiamo conosciuta non ha più senso, i ragazzi e le ragazze hanno in mano il mondo, hanno cellulari, computer, raggiungono l’informazione in un attimo, il docente che fa una lezione solo trasmissiva è superato, gli studenti hanno bisogno di competenze. La traduzione di questo concetto la facciamo in questo modo: innanzitutto non diamo voti durante l’anno, solo alla fine dell’anno perché siamo obbligati dalla legge.

Durante l’anno le nostre valutazioni sono per competenze, cioè se non hai raggiunto quel livello non puoi andare al livello successivo delle competenze. Faccio un esempio: per far acquisire competenze come sostenere una tesi, confutarla, parlare in pubblico, essere in grado di selezionare le fonti, selezionare le notizie reali dalle fake news utilizziamo il “debate”, il dibattito in italiano, in inglese e in spagnolo perché devono avere competenze linguistiche di alto livello. Insegniamo le quattro lingue comunitarie: inglese, francese, tedesco, spagnolo ma anche russo e cinese e nelle ore extracurriculari anche giapponese e arabo.

Abbiamo la “Carta della mobilità” e tutti gli studenti durante l’anno scolastico vanno da uno a tre mesi all’estero per il tirocinio lavorativo. Venticinque, trenta studenti accompagnati da un docente, in un appartamento ogni quattro, vanno a lavorare in paesi dell’Unione Europea. Partecipano anche a scambi culturali in tutti i paesi del mondo. Ad ottobre saremo in partenza per Tokyo perché parteciperemo al “World School Forum” che è un po’ come il Forum Ambrosetti, siamo l’unica scuola italiana, sono venti scuole in tutto il mondo selezionate tra le scuole più innovative. Quest’anno nel Forum si discuterà della integrazione interculturale dei popoli”.

Nell’ITE Tosi tutti i ragazzi fanno anche alternanza scuola lavoro durante l’anno scolastico, ma non è una alternanza di classe, bensì piegata su ogni singolo alunno/a. La scuola, aperta dalle 7 alle 23, è un campus dove c’è la mensa, ci sono sale di incisione, un centro sportivo, si gestiscono web radio e web tv, gruppi di teatro e ragazze e ragazzi organizzano molti eventi culturali con intellettuali, giornalisti e personaggi interessanti per loro. “È una scuola abitata” come ci dice la Prof Ferrario “e il rendimento degli studenti sale quando quello che fanno a scuola ha un senso nella vita reale. Il rendimento si alza in proporzione alle esperienze che fanno fuori e che vengono gestite dalla scuola stessa. Infatti per i test invalsi siamo una delle scuole più performanti d’Italia. È una scuola molto amata dal territorio, basti pensare che ogni anno abbiamo 700/800 richieste di iscrizione, ma ne possiamo accettare solo 400”.

Per concludere Ferrario ci tiene a dire che “la scuola del futuro deve investire molto sugli spazi, sugli ambienti di apprendimento, che si devono aprire, devono essere aperti al territorio. La nostra scuola è aperta anche il sabato e la domenica, è un luogo amato dove si va volentieri, dove si va anche a fare una passeggiata con il nonno al parco, un luogo aperto a tutti, abitato e amato”. L’innovazione paga e soprattutto prepara meglio ragazze e ragazzi ad andare più spediti verso il futuro.

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Ho lavorato in tutte le istituzioni italiane: Assessora al Comune di Firenze, Presidente di Agensport - Regione Lazio, Deputata della Repubblica, Consigliera di tre Ministre della Repubblica. Dal 2016 sono Coordinatrice del Comitato Organizzatore di “Didacta Italia”, l’edizione italiana di “Didacta International” la Fiera della Scuola più importante del mondo che si svolge in Germania. Sono sposata con Ricarda Concia, criminologa tedesca, con cui vivo a Francoforte dal 2014.