Affidato ai suoi profili social, l’annuncio è di quelli che non passano inosservati. Dopo quasi vent’anni con la maglia azzurra cucita addosso e la presenza numero 140 che arriverà venerdì nell’amichevole contro l’Irlanda, Sara Gama lascerà la nazionale italiana di calcio femminile. Lei, che con la sua immagine ha contribuito a far conoscere il pallone in rosa anche al grande pubblico, ha dunque deciso di dire basta, una scelta concordata con il commissario tecnico Andrea Soncin che – ed è lei stessa a rimarcarlo – giunge all’inizio di un nuovo ciclo partito dopo l’esperienza tutt’altro che positiva della nostra selezione agli ultimi Mondiali. “Ho dato il mio contributo per gettare solide fondamenta per il futuro e trasmettere i giusti valori”, si legge nel post con cui ha annunciato da Coverciano che quella in programma al Viola Park di Bagno Ripoli sarà anche la sua ultima apparizione in azzurro. Curiosamente, l’addio arriverà contro la medesima nazionale, l’Irlanda, cui Gama segnò la sua prima rete in salsa tricolore; correva l’anno 2007 e, a Silves, in Portogallo, l’odierna capitana della Juventus Women firmò uno dei quattro gol con cui le azzurre batterono le loro avversarie.

Da allora a oggi di acqua sotto i ponti per la giocatrice triestina ne è passata tanta, ma tanta davvero, con le gioie e i dolori di una carriera difficile da riassumere in poche battute e un personaggio tanto amato dagli appassionati e dalle appassionate di questo sport da ispirare addirittura una bambola a lei dedicata. Nata a Trieste, 35 anni il prossimo 27 marzo, Gama ringrazia tutti coloro che ne hanno condiviso la strada in Nazionale; famiglia, compagne, staff, addetti ai lavori e tifosi. Non la smetterà, ovviamente, col calcio giocato, pronta a rilanciare la sfida a una bacheca che negli anni s’è riempita di trofei e vittorie.

L’addio

Venerdì la passerella finale. L’ingresso con la fascia da capitana sul braccio, l’emozione di un addio meditato e, comunque lo si guardi, nient’affatto scontato. La diretta televisiva affidata a Rai 2 impreziosirà il tutto, con l’omaggio della Federazione a fermare il tempo per un giusto omaggio a un vero e proprio simbolo del calcio femminile. Sei scudetti (il primo col Brescia; tutti gli altri, invece, con il bianconero della Zebra sulle spalle), il numero quattro alla voce Coppa Italia e il cinque accanto a quella della Supercoppa Italiana raccontano molto di un’atleta che nel suo personale album dei ricordi ha anche un passaggio al Pali Blues di Los Angeles e un biennio a Parigi, sponda Saint-Germain. Il suo meglio, però, l’ha espresso nel Bel Paese, quell’Italia che la scorsa stagione ha consentito anche alle donne della Serie A l’approdo al professionismo. Quest’anno, la rincorsa alla capolista Roma per lo scudetto 2023-2024 è l’obiettivo dichiarato. Gama c’è e, con lei, la Juventus è pronta alla sfida delle sfide con le campionesse uscenti.