Una giornata che potrebbe aver segnato il punto più basso di una campagna elettorale da livelli già infimi. Non c’è stato solo il video di uno stupro avvenuto a Piacenza a infiammare i toni tra i partiti, tra accuse di uso strumentale di un fatto di cronaca e contrattacchi.

Nella lunga battaglia tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta, tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico, tra i due movimenti che si contendono il primato del voto il prossimo 25 settembre, a destare ulteriore spunto per polemiche c’è la definizione di “devianza”.

Tutta colpa di un tweet pubblicato dall’account ufficiale di Fratelli d’Italia e poi rimosso. La vicenda nasce in realtà da un post pubblicato su Facebook domenica, sul profilo di Giorgia Meloni: “Pronti a valorizzare lo sport e gli stili di vita sani. Quanti giovani rimangono vittime delle devianze come droga, alcol, spirale di violenza, quando vengono lasciati soli? L’antidoto più forte è lo sport”, dichiara la leader di FdI.

Se il diritto allo sport contro gli abusi di alcol e droghe può essere un tema di dibattito, non può esserlo quanto twittato oggi dal partito della Meloni. Perché in una slide accanto ad alcolismo, alla droga e al tabagismo, nell’elenco delle “devianze” compaiono anche disturbi alimentari come “obesità e anoressia”, accanto a ludopatia, bullismo, baby gang e, anche qui con una scelta discutibile, l’autolesionismo.

L’inserimento di disturbi alimentari tra le devianze alza il livello di scontro. Enrico Letta su Twitter lancia l’hashtag #VivaLeDevianze, poi intervistato da Radio Popolare rincara la dose: “Evviva le devianze, la forza delle società è data dalla ricchezza delle diversità. Due idee dell’Italia si confronteranno il 25 settembre: la nostra basata sulla libertà delle persone, una società che cerca di includere, crea lavoro e lotta contro le precarietà, l’altra è una società che va per le spicce, dove presunte maggioranze vogliono imporre regole a tutti”.

Meloni che quindi prova a metterci una pezza affidandosi a Wikipedia, leggendo in un secondo video che l’enciclopedia libera definisce le devianze “comportamenti che violano le norme”. Quindi cita il sito adolescenza.it “che si occupa di fenomeni dei ragazzi dal punto di vista scientifico” e che spiega che “in adolescenza tali comportamenti si possono manifestare in modalità che si differenziano da atteggiamenti oppositivi come mentire o disobbedire, la violazione delle leggi, l’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti, il vandalismo e la violenza contro la persona”.

Ma la frittata è ormai fatta e dal PD è un tiro al bersaglio. Il deputato Filippo Sensi è durissimo: “Questa lista di ‘devianze giovanili’ non è solo schifosa. – è l’accusa. – È un oltraggio a tutte quelle persone che soffrono, che combattono, che vivono la loro vita. L’obesità, una devianza? L’anoressia? L’autolesionismo? Venitelo a dire alle famiglie, alle persone. Oltre la vergogna più nera”.

Ne ha per tutti e due i ‘contendenti’ invece Carlo Calenda. Il frontman del Terzo Polo tira in ballo sia Meloni che Letta: “Definire deviante una persona con Patologie dell’alimentazione è da ignoranti pericolosi. Enrico Letta che risponde viva le devianze è livello quarta elementare. Così questa campagna sta degenerando nel ridicolo. Facciamo confronto presto”.

Redazione

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