L’iniziativa organizzata lunedì a Prato, con il presidente nazionale di LibDem Andrea Marcucci, la senatrice di Italia Viva Raffaella Paita e l’onorevole di Più Europa Benedetto Della Vedova, ha suscitato molto interesse tanto tra gli addetti ai lavori quanto tra gli elettori che non hanno ancora rinunciato alla possibilità di poter votare una lista unitaria liberal democratica in vista delle prossime elezioni Europee. I tre protagonisti dell’iniziativa, davanti a quasi centocinquanta persone che si sono riunite in una fredda serata di dicembre, si sono detti tutti convinti della necessità di costruire una lista unitaria, rappresentativa del principali partiti di area liberal democratica che a giugno guarderanno chiaramente a Renew Europe.

L’obiettivo

“Un accordo tecnico tra Più Europa, Azione, Italia Viva, vuol dire che se non ci sono le condizioni per un fronte compatto alle Europee, ci sono almeno quelle per rappresentare milioni di elettori che lo vorrebbero. L’obiettivo deve essere quello di portare una pattuglia più larga possibile di europeisti convinti nel gruppo di Renew Europe. Il resto è polemica sterile” ha incalzato con assoluta chiarezza Marcucci.

“Noi siamo per le liste transnazionali, che aveva voluto per primo Marco Pannella. Noi siamo per l’elezione diretta del Presidente della Commissione. Noi siamo per avere come commissari non un membro per ogni Paese, ma 18-20 commissari non di più, attraverso il metodo della rotazione. Noi siamo per il rispetto dello Stato di diritto: chi non lo rispetta, non deve ricevere i fondi europei. Se siamo d’accordo su questo, andare disuniti, noi che ci identifichiamo nella famiglia di Renew Europe, e agevolare gli altri è folle” gli ha fatto eco Paita.

“Separati, rischiamo tutti di non superare il 4% e di non dare il giusto sostegno in termini numerici al gruppo Renew a Bruxelles. Sarebbe un clamoroso regalo alle destre sovraniste e dobbiamo impegnarci tutti affinché questo non accada. C’è in ballo il futuro dell’Europa che conosciamo” ha rilanciato Della Vedova.

I grandi assenti

Grandi assenti della serata sono stati Calenda e Azione. “Ci è dispiaciuto molto che Calenda e Azione non si siano neanche degnati di rispondere, nonostante l’invito di partecipare a questa iniziativa sia stato recapitato sia in via formale che informale” fa sapere Jonathan Targetti, imprenditore e blogger molto attivo che da tempo sta lavorando per unire le forze LibDem in vista delle prossime elezioni Europee ed Amministrative. “C’è una fetta importante di elettorato che chiede una chiara equidistanza tanto da un PD che ha preferito l’Agenda Conte all’Agenda Draghi quanto da un centrodestra a trazione sovranista. Dobbiamo lavorare fino all’ultimo giorno possibile per presentare una lista unitaria, unica via per riuscire ad eleggere parlamentari europei italiani nel gruppo di Renew e contrastare una deriva nazionalista dell’Europa”.

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Un passato da soccorritore sulle ambulanze della Pubblica Assistenza e studi di scienze politiche in interfacoltà con economia (rapporti industriali e gestione delle risorse umane). Gay out&proud, da sempre impegnato nella difficile battaglia a difesa e promozione dei diritti delle persone LGBT+.