Quando il 24 dicembre i libici saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente, leggeranno sulle schede elettorali anche il nome di Khalifa Haftar. Il capo della “Libyan National Army”, la milizia che controlla la Cirenaica e buona parte del Sud del Paese, ha deciso di scendere in campo per “iniziare insieme il cammino di riconciliazione, pace, costruzione e stabilità“.

Mi candido per guidare il popolo in ‘una fase decisiva’ e non per cercare il potere. Se prendessi la presidenza, ho infinite idee per portare avanti la Libia“, ha detto il generale Haftar, secondo quanto riporta al Arabiya, annunciando la sua corsa per la presidenza. “La Libia ha tesori e capacità, se messa in mani oneste – ha aggiunto – il futuro del Paese cambierà. Dobbiamo iniziare insieme il cammino della riconciliazione, della pace, della costruzione e della stabilità“.

Lo scorso 22 settembre, Haftar aveva affidato la guida delle forze militari dell’est della Libia al generale Abdul Razzq Nadori per i successivi tre mesi. L’incarico terminerà il 24 dicembre, giorno in cui dovrebbero tenersi le elezioni presidenziali in Libia. L’autosospensione di Haftar è stata possibile grazie all’articolo 12 della controversa legge sulle presidenziali emanata dal presidente della Camera dei rappresentanti di Tobruk (il parlamento libico eletto nel 2014 che si riunisce nell’est del Paese), Aguila Saleh, che obbligava gli aspiranti candidati a lasciare temporaneamente ogni incarico pubblico tre mesi prima delle elezioni.

La candidatura di Haftar alimenta le preoccupazioni della comunità internazionale, già alimentata da quella arrivata domenica del figlio cadetto del colonnello Gheddafi, Saif al-Islam. La candidatura di Saif al-Islam, secondo l’analista Tarek Megerisi dell’European Council on Foreign Relations (Ecfr), intervistato da Agenzia Nova, “è molto interessante”, perché contenderà voti ai principali contendenti, il premier uscente Dbeibah e allo stesso Khalifa Haftar.

Anche il presidente del Parlamento libico, Aqilah Saleh, intende presentare la propria candidatura alle elezioni presidenziali in Libia “entro i prossimi due giorni” presso la sede dell’Alta Commissione elettorale nazionale (Hnec) a Bengasi. È quanto riporta il sito Libyan Express sintetizzando un comunicato del consigliere per i media della Presidenza della stessa Camera dei Rappresentanti, Fathi Al-Marimi.

Saleh vuole annunciare con un testo il proprio programma elettorale, ha precisato il consulente. Ieri erano circolate indiscrezioni di trattative intavolate dal generale Khalifa Haftar per dissuadere Saleh dal candidarsi e rischiare così di disperdere voti che invece potrebbero andare al generale.

 

Redazione

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