Il mese di luglio ha segnato un sorprendente ribasso per l’inflazione, un giro di boa dopo 15 mesi che ha portato la variazione annuale dell’indice al di sotto della soglia del 6%, come non accadeva da aprile 2022. Lo rivela l’Istat, spiegando che la direzione positiva è stata principalmente guidata dalla diminuzione dei costi energetici, sebbene con alcune oscillazioni, fenomeno che ha portato a un incremento nel reddito reale delle famiglie italiane, un +3,3%. “La dinamica dell’inflazione è stata principalmente influenzata dalla fluttuazione dei prezzi dei beni energetici – spiega l’Istat – e la dinamica riflette anche il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei prodotti alimentari lavorati e dei servizi”. Tuttavia, alcune tensioni al rialzo sono state riscontrate nei prezzi dei prodotti alimentari non lavorati e nei servizi legati all’abitazione.

L’inflazione scende dunque, ma non abbastanza e la spesa resta cara nel periodo estivo i settori più colpiti quello ortofrutticolo, con un aumento dei prezzi del +13% per la frutta (mele + 10%) e del +19,8% per la verdura (aumenti medi del 12% per pomodori). Sorprende il rincaro sullo zucchero + 55%, e i gelati che da giugno sono saliti del 22%. Anche le vacanze restano proibitive: con i voli aumentati in uno solo mese del 9%. Crescono anche le tariffe del hotel, + 19%.

Redazione

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