Il grillo perde il pelo ma non il vizio. Per cercare di racimolare qualche voto in più il Movimento 5 Stelle sta corteggiando l’antimafia. Infatti, secondo quanto riportato ieri dai principali organi di stampa, Giuseppe Conte vorrebbe candidare capolista a Napoli o a Reggio Calabria il magistrato in pensione, oggi impegnato nel sociale, Federico Cafiero De Raho. Quest’ultimo è stato capo procuratore di Napoli e della città calabrese. Fino allo scorso febbraio ha rappresentato il vertice della Procura Nazionale Antimafia. Nella sua carriera ha condotto indagini contro la criminalità organizzata.

Ha partecipato a processi in cui sono stati imputati elementi di spicco della camorra e che hanno fatto parte del clan dei casalesi. De Raho è l’ultima speranza di un partito che ha perso milioni di voti ed è in moria di consensi. Un partito la cui leadership è formalmente rappresentata dall’ex premier ma che è di fatto esercitata dal garante Beppe Grillo. Così l’ex pm sarebbe il coniglio estratto dal cilindro grillino. L’idea, la “novità”, che potrebbe garantire più credibilità ad un M5S capace di fare tutto e il contrario di tutto. Ecco, dunque, riproposta l’ossessione dei magistrati in politica. Quel mantra di ogni buon giustizialista amante delle manette e non del diritto.

Questo proprio sulle ceneri di un governo che ha provato, anche se timidamente, a porre un freno alle note “porte girevoli”. E forse non è un caso che in passato De Raho ha criticato aspramente la riforma voluta dal ministro Marta Cartabia. Una legge che ha messo il Paese al riparo dal disastro targato Bonafede. L’ex magistrato anti camorra sarebbe il terzo che dalla principale poltrona della procura antimafia sederebbe in un Parlamento: prima di lui lo hanno già fatto Pietro Grasso (diventato anche presidente del Senato) e Franco Roberti come europarlamentare. Entrambi candidati con la sinistra tra le file del Partito Democratico. A dimostrazione che il feeling in ambito giudiziario tra Dem e grillini c’è sempre stato. E come si dice: non c’è due senza tre.