Buitoni ancora nei guai in Francia. Dopo lo scandalo che ha travolto le pizze surgelate della gamma ‘Fraich’Up’ (non commercializzate in Italia), che secondo le autorità sanitarie hanno causato decine di casi di sindrome emolitica-uremica a causa della presenza del batterio Escherichia-Coli nell’impasto, questa volta a finire sotto accusa sono le pizze della linea ‘Bella Napoli’.

La denuncia

Secondo quanto riportato da Le Figaro, lo scorso 27 marzo Christina, una donna di 34 anni, mangia alcune fette di pizza surgelata ‘Bella Napoli’ della Buitoni. Due giorni dopo viene ricoverata in ospedale con dolori addominali, vomito e febbre.

Grazie agli esami approfonditi a cui viene sottoposta nella struttura sanitaria, le vengono riscontrati due batteri: l’Escherichia coli e la Shigella. Eric, il marito di Christina, ha spiegato che sono stati proprio i medici a chiedere se la donna avesse mangiato una pizza surgelata Buitoni nei giorni precedenti: da questa domanda la scoperta della possibile causa dei malori. Nonostante la segnalazione inoltrata all’ARS- l’Agenzia Regionale di Sanità- la linea ‘Bella Napoli’ è ancora in vendita nei supermercati francesi.

È inammissibile che si possa rischiare di morire per aver mangiato una pizza” ha denunciato il marito della donna intossicata. Ieri 4 maggio la coppia ha così deciso di sporgere denuncia contro la Buitoni e la Nestlé, la multinazionale che ne detiene il marchio, per ‘lesioni colpose’. “Il principio di precauzione è totalmente violato in questo caso da Nestlé, dalle autorità sanitarie e dai tribunali” ha dichiarato il loro avvocato Pierre Debuisson ai microfoni dell’emittente televisiva BfmTv.

Il precedente

Lo scorso marzo le pizze surgelate della gamma ‘Fraich’Up’ erano state ritirate dagli scaffali dei supermercati francesi dopo la segnalazione di gravi episodi di contaminazione da E-Coli nei bambini. Lo stabilimento della Buitoni a Caudry, nel nord della Francia, è stato in seguito chiuso dall’autorità giudiziaria. Questa nuova denuncia arriva qualche settimana dopo l’apertura di un’inchiesta da parte della procura di Parigi per “omicidio involontario”, “truffa” e “messa in pericolo della vita altrui”.

Al momento sono 50 i casi di sindrome emolitico-uremica e infezioni da batteri E-coli legati al consumo delle pizze ‘Fraich’Up’ identificati da Santé Publique France: 48 bambini e 2 adulti, due i decessi. Tra loro anche Léna, una ragazzina di 12 anni, che si trova ora in stato vegetativo, come ha raccontato il padre Cedric al quotidiano francese lo scorso aprile: Oggi è il nulla totale. Léna è rinchiusa in un corpo che non gestisce più. Non sappiamo nemmeno se è consapevole di ciò che sta accadendo”.