Il Mar Rosso è sempre più al centro delle cronache mondiali. Continuano gli attacchi degli Houthi nelle acque mediorientali, nonostante i raid e i bombardamenti degli Stati Uniti e del Regno Unito sulle loro posizioni in Yemen. L’Unione Europea sta discutendo dell’avvio di una missione militare navale – denominata Aspides – per difendere i mercantili, ma intanto nelle ultime ore è avvenuto un attacco a una nave, con un esplosione a pochi metri di distanza. Mentre il Qatar avverte delle possibili conseguenze degli attacchi vista l’instabilità del mar Rosso.

Mar Rosso, l’attacco a una nave

In mattinata una nave è stata sfiorata da una forte esplosione a 50 miglia nautiche a sud di Mokha, porto sul mar Rosso dello Yemen. Non sono stati registrati danni o feriti tra l’equipaggio, con il comandante che ha parlato di un’esplosione a cento metri sul lato di dritta della nave. La notizia è stata riportata dall’agenzia marittima del Regno Unito, United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto), supervisionata dall’esercito britannico. Non è ancora chiaro di che proprietà e nazionalità sia l’imbarcazione interessata dall’esplosione. Non ci sono state ancora rivendicazioni, ma il sospetto che siano stati gli Houthi sembra essere fondato.

L’allarme del Qatar: a rischio le consegne di gas

Gli attacchi quindi proseguono, con conseguente instabilità di tutto il mar Rosso. E gli effetti sono vari. La compagnia statale QatarEnergy ha lanciato un avvertimento: “Gli sviluppi in corso nella regione del mar Rosso potrebbero avere un impatto sulla programmazione di alcune consegne, che prenderanno percorsi alternativi”. La compagnia nazionale del Qatar ha poi sottolineato come le spedizioni “vengono gestite con i nostri acquirenti”. Di fatto, quindi, le consegne di gas naturale liquefatto (Gnl) dal Paese potrebbero avere ritardi.

Sale il prezzo del gas

L’avvertimento del Qatar sui ritardi delle consegne non è passato inosservato in Occidente, neanche nei mercati. Il prezzo del gas ha accelerato: il future con consegna a febbraio è salito del 6% a 29 euro al Megawattora.