Massimo Carminati tornerà libero. Uno dei principali protagonisti dell’inchiesta Mafia Capitale lascerà il carcere di Oristano dopo 5 anni e 7 mesi di detenzione per scadenza dei termini di custodia cautelare.

Gli avvocati del “cecato”, come era chiamato Carminati, ex membro dei Nar che perse un occhio durante uno scontro a fuoco con la polizia, avevano già presentato tre istanze di scarcerazione, tutte rigettate. L’ultima, col meccanismo della contestazione a catena, è stata quindi accolta dai giudici del Tribunale della Libertà.

Parlando all’Adnkronos l’avvocato Cesare Placanica, che insieme all’avvocato Francesco Tagliaferri difende Carminati, ha spiegato di essere “soddisfatto che la questione tecnica che avevamo posto alla Corte d’Appello e che tutela un principio di civiltà sia stata correttamente valutata dal Tribunale della libertà”.

IL PROCESSO A CARMINATI – Carminati era considerato dai pm romani il capo e organizzatore dell’associazione mafiosa al centro dell’inchiesta ‘Mondo di mezzo’, per questo chiesero la condanna a 28 anni di carcere. Nel luglio 2017 Carminati viene condannato a 20 anni di reclusione dal tribunale ordinario di Roma per associazione a delinquere, mentre nel settembre dell’anno successivo l’ex membro dei NAR vede la terza sezione della Corte d’Appello di Roma ripristinare il disposto dell’articolo 416bis riconoscendo la sussistenza del “metodo mafioso”. La Corte d’Appello di Roma condanna quindi Carminati e il suo braccio destro Salvatore Buzzi rispettivamente a 14 anni e 6 mesi e 18 anni e 4 mesi di reclusione. Nell’ottobre 2019 quindi la Cassazione non riconosce il “metodo mafioso” annullando il 416bis senza ulteriori rinvii e disponendo la celebrazione di nuovo processo in Corte di Appello per la rimodulazione delle pene in base alla nuova sentenza.

BONAFEDE INVIA GLI ISPETTORI – Secondo quanto si apprende da fonti di via Arenula, il Guardasigilli Alfonso Bonafede ha delegato l’ispettorato generale del Ministero della Giustizia a svolgere i necessari accertamenti preliminari in merito alla scarcerazione di Massimo Carminati.

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