Le elezioni per il Colle
Mattarella bis? Probabile ma solo con Catrhago delenda
Profezia complicata, è un azzardo. Senza un colpo di coda, all’orizzonte c’è Draghi. Letta lo vuole, Meloni lo vuole, Renzi non è tra i nemici. Mattarella? Probabile, ma solo con Carthago delenda. Non oggi. Gli stessi che ieri mattina inneggiavano alla Casellati for president, nel pomeriggio sono stati i primi a seguire le orme di Pietro. Senza che il gallo cantasse. La prova di forza ha prodotto due effetti: la sbandierata maggioranza di centro destra non è mai esistita né esiste; bruciata, con tanto di rogo, la seconda carica dello Stato. Mi dispiaccio per il secondo, e non poco, il primo era già un dato di fatto. C’è dell’altro, un problema di leadership.
In Transatlantico plana Mastella e fa capannello, tutti intorno a domandare consigli. Tabacci regna sovrano, dispensa pacche e sorrisi. Perfino Sanza si muove da re, circondato da un’insolita corte. Se accendi la tv, incontri Pomicino in grisaglia presidenziale. Chiarisco: devi essere stato democristiano per rappresentare la legge. Non era mai accaduto che un partito inesistente avesse più forza di persuasione e più potere dello scudocrociato. Comunque finirà, sarà un trionfo per i nipotini di Fanfani, di Andreatta, di Forlani e De Mita. Il passato che non passa, la fotografia dell’Italia.
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