È la prima misura di questo tipo presa dall’Italia dallo scoppiare della guerra in Ucraina, iniziata ormai 92 giorni fa, il 24 febbraio scorso. Con un decreto del 9 maggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 maggio, l’Italia revoca per “indegnità” l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Stella d’Italia a Mikhail Vladimirovich Mishustin, premier della Federazione Russa e a Denis Manturov, Ministro dell’industria e del commercio.

I due politici non sono i soli a esser presi di mira dal Quirinale. Sempre su indicazione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, un secondo decreto di Mattarella revoca per “indegnità” anche l’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia a Viktor Leonidovich Evtukhov, Segretario di Stato russo e ad Andrey Leonidovich Kostin, presidente della Banca russa Vtb.

Radicali: “Ora revocare altre 26 onorificenze”

Una decisione accolta con soddisfazione dai Radicali, che da due anni chiedono ormai di revocare le onorificenze ottenute negli scorsi anni da diversi personaggi russi vicini al Cremlino e a Vladimir Putin.

Massimiliano Iervolino e Igor Boni, segretario e presidente di Radicali Italiani e Giulio Manfredi, membro della giunta di Radicali Italiani, sottolineano che tale mossa fosse stata richiesta solo dai Radicali “nel disinteresse di tutti dal 2020, due anni prima dell’attacco militare di Putin. Le azioni di connivenza con la Russia, che hanno visto i nostri governi, soprattutto per mano del ministro Di Maio, elargire a pioggia onorificenze a gerarchi del Cremlino hanno rappresentato un errore politico madornale. Di fronte all’aggressione terrorista e feroce della Russia contro l’Ucraina e contro l’Europa occorre porre rimedio. Per questo mentre ci rallegriamo di queste decisioni torniamo a chiedere con forza che anche le altre 26 onorificenze rimanenti vengano revocate”.

Il caso Kostin

Il Riformista si era occupato già in passato di Andrey Leonidovich Kostin, presidente della Banca russa Vtb che oggi si è visto revocare l’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia da Mattarella.

Già sottoposto a sanzioni da parte dei governi di Stati Uniti e Canada, dove non può mettere piede per “il suo ruolo chiave nel portare avanti politiche nocive di Putin”, era già stato oggetto di misure restrittive europee per l’annessione della Crimea da parte dell’esercito russo nel 2014.

Nonostante ciò, il 2 dicembre del 2021 gli fu conferita l’onorificenza da parte del Quirinale su proposta del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Il 23 febbraio scorso Kostin era stato quindi inserito anche nella lista delle nuove sanzioni pubblicate nella Gazzetta ufficiale europea, considerato «responsabile del sostegno ad azioni e politiche “che compromettono l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina“.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia