Probabilmente Emmanuel Macron non si aspettava che venendo in Italia per un impegno già fissato tempo fa l’avrebbe portato al primo faccia a faccia con la premier italiana appena eletta. Domenica sera, a poche ore dalla cerimonia della campanella, Giorgia Meloni non ha perso l’occasione e ha invitato il Presidente francese a un incontro informale. Un faccia a faccia non ufficiale durato più di un’ora che ha rotto il ghiaccio tra i due.

L’incontro si è svolto alle 19.50 sulla terrazza del Gran Melià di Roma con vista sul Vaticano. Un incontro “cordiale e proficuo”, informa una nota di Palazzo Chigi alla fine. E anche Macron ha commentato su Twitter: “Come europei, come Paesi vicini, come popoli amici, con l’Italia dobbiamo continuare tutto il lavoro iniziato. Riuscire insieme, con dialogo e ambizione, lo dobbiamo ai nostri giovani e ai nostri popoli. Il nostro primo incontro a Roma, Giorgia Meloni, va in questa direzione”. E lei conferma: “Ci capiremo, con la franchezza che ci è propria”.

Su cosa si sono confrontati i due? “Nel corso del colloquio, seppur informale — prosegue la nota di Palazzo Chigi — sono stati discussi tutti i principali dossier europei: la necessità di dare risposte veloci e comuni sul caro energia, il sostegno all’Ucraina, la difficile congiuntura economica, la gestione dei flussi migratori. I presidenti di Italia e Francia hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali”.

L’incontro informale per i due sarebbe stata l’occasione per iniziare bene, levarsi di dosso le antiche ruggini. “I rapporti tra Italia e Francia sono più importanti delle persone”, ha confermato lo stesso presidente francese parlando con l’agenzia Agi. Le sfide comuni sono tante e importanti. Così Macron sarebbe sembrato disponibile a mettere in sordina quel parallelismo che durante le elezioni francesi aveva fatto con il partito di Marine Le Pen condannando il sovranismo di partiti come FdI, in virtù del “pragmatismo” proposto da Meloni. Fonti dell’Eliseo, non a caso, fanno sapere anche che la sensazione è di avere di fronte una leader che vuole “posizionarsi in continuità con Mario Draghi”. Anche se poi aggiungono che la Francia vigilerà e giudicherà “sui fatti” l’atteggiamento dell’alleato in materia di diritti.

Sui diritti umani, “giudicheremo dagli atti del governo Meloni, in modo concreto, e vedremo come reagire tema per tema. Nell’incontro di oggi a Roma fra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni, il presidente francese ha ribadito che da parte di Parigi continueranno vigilanza e atteggiamento esigente”: lo hanno fatto sapere in serata fonti dell’Eliseo. “Sullo stato di diritto e sui valori”, hanno fatto sapere fonti dell’Eliseo, “guarderemo agli atti in modo concreto”, hanno precisato le fonti, dopo che qualche tensione fra Roma e Parigi era emersa ad inizio ottobre con le frasi pronunciate dalla sottosegretaria francese agli Affari europei, Laurence Boone, secondo la quale la Francia sarà “molto vigilante sul rispetto dei valori e delle regole dello stato di diritto” in Italia. Giorgia Meloni aveva reagito definendo le parole della Boone una “inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’Ue”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.