Sbarchi e polemiche vanno ancora di pari passo. La Alan Kurdi, con 88 migranti a bordo, ha attraccato nel porto di Taranto, domenica mattina, mentre, intorno a mezzogiorno, è approdata a Pozzallo, in provincia di Ragusa, la nave Asso 30, che ospitava 151 persone. Il leader della Lega, Matteo Salvini, parte all’attacco del governo, al lavoro per ridiscutere il memorandum con la Libia. E stavolta gli risponde a tono il pentastellato, Pino Cabras, componente della commissione Affari esteri della Camera, che lo accusa di “imbrogliare” sui numeri.
Intanto, dall’imbarcazione della Ong Sea Eye, arrivata al molo San Cataldo della città pugliese, sono scese le 88 persone di diverse nazionalità (soprattutto uomini) soccorse in mare a nord-ovest di Zuara, in Libia, il 26 ottobre scorso. Dopo circa una settimana di tira e molla, il ministero dell’Interno ha dato il via libera allo sbarco, le cui operazioni sono durate circa un’ora.
Tre migranti sbarcati dalla Alan Kurdi questa mattina al porto di Taranto sono stati trasportati in ospedale per accertamenti. Si tratta di tre uomini: il primo per una bronchite acuta; il secondo per sospetta broncopolmonite; e il terzo per un dolore toracico acuto. Gli altri 85 migranti sbarcati sono in buone condizioni di salute. Lo comunica all’Ansa il direttore del 118 della provincia di Taranto, Mario Balzanell
E, in base all’accordo raggiunto a Malta, 21 migranti resteranno in Italia, mentre altri 60 verranno trasferiti tra Germania e Francia, il Portogallo ne accoglierà cinque e l’Irlanda due. “Non ci sono gravi casi di salute attenzionati dal sistema sanitario”, viene riferito dalla prefettura.
Si è chiuso, invece, nel giro di alcune ore il caso dei 151 migranti a bordo della Asso 30, una nave di rifornimento per le piattaforme petrolifere, dopo l’appello lanciato da Alarm Phone. Sono escluse, secondo quanto si apprende, situazioni di emergenza sanitaria. In ogni caso, medici e operatori umanitari sono saliti sull’imbarcazione, insieme alle forze dell’ordine, per verificare lo stato di salute dei migranti, soprattutto uomini e di origine sub-sahariana.
“Siamo sollevati per l’arrivo a Pozzallo delle 151 persone soccorse da Asso30. Questo sbarco viene visto come una buona notizia perché sfortunatamente rappresenta l’eccezione alla regola. L’assegnazione del POS (Place of safety ovvero il porto di sbarco, ndr) è, però, il minimo richiesto dal diritto internazionale”, fa presente su Twitter l’Ong Sea-Watch.
Ma è scoppiata un’altra polemica politica. “Più di 200 arrivi di immigrati in poche ore, grazie a Ong e rimorchiatori. In tutto novembre 2018 avevamo contato 980 sbarchi: governo di complici o di incapaci?”, tuona in un video su Facebook il leader leghista. Un attacco che non va giù a Pino Cabras, componente della commissione Affari esteri alla Camera. “Matteo Salvini imbroglia sui numeri dei flussi migratori e perciò la ministra dell’interno Lamorgese – che lavora dove lui non lavorava mai – ha buon gioco a smentirlo. Quando oggi andiamo a contare i risultati, i numeri, le cifre, gli accordi internazionali conclusi, i trattati cambiati o lasciati uguali da lui ministro, le chiacchiere – scrive su Facebook – stanno a zero”.
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