Un uomo con una disfunzionalità importante al braccio può palpeggiare una donna? Per rispondere a questo interrogativo, su un altro caso possibile di violenza sulle donne, sono state disposte due consulenze, una di parte del pubblico ministero e l’altra del Tribunale con una perizia. Dovranno valutare sullo stato di un 62enne torinese, accusato di aver molestato un’agente immobiliare di 60 anni nel proprio appartamento.

Il presunto palpeggiamento dell’agente immobiliare

Tutto risale al giugno del 2020, quando la presunta vittima è andata a casa dell’imputato di pomeriggio per valutare il suo alloggio, racconta il Corriere della Sera. La donna di 60 anni, infatti, è un’agente immobiliare e l’uomo aveva deciso di mettere in vendita il suo appartamento. Secondo la testimonianza della signora, assistita dall’avvocato Antonio Maria Borello, è lì che succede la presunta violenza.

“Sono entrata in camera da letto, lui era alle mie spalle. Ad un tratto, mentre mi avvicinavo alla porta finestra per osservare il balcone, mi è arrivato addosso e mi ha palpeggiato la schiena e i glutei con entrambe le mani” ha raccontato la donna. La 60enne è colta di sorpresa ed è spaventata: “Eravamo soli in uno spazio stretto tra l’armadio e il letto. Mi sono divincolata e sono scappata via”.

La versione dell’uomo

Per l’uomo non è andata così, tanto che in aula ha negato l’approccio sessuale. Forse potrebbe averla solo sfiorata in maniera involontaria. Anche perché il 62enne ha ricordato che la disfunzionalità del suo braccio non avrebbe permesso di toccarla come scritto nel capo d’imputazione. Il braccio sinistro dell’uomo, infatti, non riesce a compiere una rotazione completa dal gomito in giù e la mano è ferma in una posizione “ad artiglio“, con il palmo che non si apre.

Per questo si è reso necessario l’intervento di esperti, per capire quanto e come possa muoversi il braccio. Anche se comunque il 62enne ha sottolineato come riesca a vivere in maniera piuttosto normale, per esempio guidando o ballando. In questo caso l’avvocato di parte civile ha depositato un video in cui viene ripreso l’uomo mentre balla con una donna. Il perito del giudice è convinto che l’imputato non finga e il suo deficit all’arto sia reale, in più la forma della mano non gli consentirebbe di aprire la mano “a coppa”.

La presunta vittima però non ci sta: “Ero spaventata. Da quel giorno quando vado a visitare le case mi faccio accompagnare. Mi ha toccato, non ho dubbi. E mi ha molestato. Non capisco cosa importa se ha usato il palmo o solo le dita. In ogni caso mi ha afferrato con entrambe le mani”.

Redazione

Autore