La protesta
L’estremismo dei buoni e la manifestazione di ‘Non una di meno’ contro Israele
Gli organizzatori della manifestazione di “Non una di meno” hanno deciso di inserire nell’appello un messaggio anti Israele.

Esiste l’estremismo dei cattivi, come anche l’estremismo dei buoni. Solo che, mentre il primo lo riconosci facilmente, il secondo è più subdolo e per certi versi più pericoloso. Le peggiori dittature sono scaturite da quelle che sulla carta erano utopie. I regimi comunisti sono nati con l’idea dell’uguaglianza. Durante la rivoluzione francese tante teste sono rotolate al grido di libertè, egualitè, fraternitè.
Ed ecco che ai giorni d’oggi, un pezzo di sinistra ha raccolto il testimone portando avanti battaglie per i diritti che vengono però contaminate dal furore ideologico. Accade per esempio con certi movimenti femministi, che partendo dalla giusta rivendicazione dei diritti delle donne, mettono sotto processo la società occidentale e il capitalismo. La parità uomo-donna diventa una caccia al maschio, colpevole anche solo di esistere. Eppure, la maggioranza degli uomini rifiuta la violenza di genere. E, naturalmente, l’Occidente diventa il bersaglio.
È quello che è successo con la manifestazione di oggi a Roma in memoria di Giulia Cecchettin per dire basta alla violenza sulle donne. Gli organizzatori infatti, hanno deciso di inserire nell’appello un messaggio anti Israeliano. “Lo stato Italiano – si legge – deve smetterla di essere complice di genocidi in tutto il mondo”, poiché “schierandosi in aperto supporto dello stato coloniale di Israele, appoggia di fatto il genocidio in corso del popolo Palestinese”. Gli organizzatori devono aver dimenticato i terribili stupri commessi da Hamas sulle donne israeliane, di cui abbiamo dato conto ieri su questo giornale, perché non se ne trova traccia nell’appello. Sarà stata un’amnesia? E devono anche avere ben poco chiaro che i diritti delle donne sono tutelati da Israele, mentre sono violati costantemente a Gaza.
Intanto, la politica ha fatto scelte di campo nette, per quel che riguarda il centrodestra e Italia Viva, che ha ritirato l’adesione proprio a causa di quel passaggio contro Israele. Ambigue le posizioni di Pd e M5S: non ci sarà il leader, Giuseppe Conte per impegni di partito, ma ci sarà una delegazione. Elly Schlein ha fatto sapere che probabilmente ci sarà e certamente sarà presente una rappresentanza dem. Che epoca strana, la nostra. Chissà cosa direbbero le suffragette, se potessero vedere.
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