È arrivato il chiarimento del governo per quello che riguarda le violazioni sugli spostamenti nel periodo di Natale. Il chiarimento è stato reso attraverso due Faq (risposte alle domande frequenti) pubblicate sul sito dell’esecutivo. Chiarimento anche suscettibile ad alcune modifiche, non nel merito delle multe: il governo sta infatti discutendo eventuali aperture ai limiti e ai divieti alla mobilità per il giorno di Natale, quello di Santo Stefano e quello di Capodanno.
Il primo chiarimento riporta che “in caso di violazione dei più stringenti divieti di spostamento previsti dal Dpcm durante le prossime festività la sanzione applicabile rimane quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, in quanto prevista dall’articolo 4 del decreto-legge numero 19 del 25 marzo 2020”. La seconda Faq chiarisce invece che “in caso di accertamento di una violazione alle prescrizioni dei Dpcm che non si ritiene motivato, la valutazione circa la sussistenza di motivi giustificativi, e in particolare quelli per le situazioni di necessità, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi in ciascuna vicenda concreta, resta rimessa all’Autorità competente. Dunque il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto”.
Solo qualche giorno fa Alfonso Celotto su Repubblica aveva commentato: “Tutte le forze dell’ordine possono fare le multe. Multe che, se si sposta una famiglia fuori dalle regole, riguarderanno ogni componente”. Il problema, secondo il costituzionalista risiede piuttosto nella discrezionalità dei casi possibili e quindi nei “comprovati motivi”. Non è esclusa la responsabilità pensale se si attesta il falso nell’autocertificazione sull’identità o sui motivi dello spostamento o violando la quarantena. “Fino al 20 dicembre si può andare dove si vuole se ci si sposta tra Regioni gialle – spiega il costituzionalista – Ma dal 21 ciò è possibile solo all’interno della stessa Regione, e non il 25, il 26 e il primo gennaio quando si deve comunque restare nel proprio Comune. È sempre ammesso il giustificato motivo, se il 26 dicembre si rompe malauguratamente il tubo dell’acqua nella mia seconda casa, lo spostamento di una sola persona per controllare i lavori è ammesso”,
aveva poi aggiunto Celotto.
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