Sono 95 i positivi, su 370 tamponi effettuati dal 25 ottobre al 2 dicembre, riscontrati nel campo rom di Scampia, periferia nord di Napoli, presente tra la Circumvallazione esterna e via Cupa Perillo. Dati, emersi all’esito dell’indagine epidemiologica avviata dall’Asl Napoli 1 Centro, che hanno portato il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, a firmare una ordinanza (la numero 94), che dispone l’attuazione di una zona rossa.

Una percentuale di positivi pari al 25,68% che ha spinto la Asl Napoli 1 Centro a valutare come misure cautelari di prevenzione l’isolamento dei positivi e la quarantena per tutti i residenti nel campo, anche in considerazione “sia delle condizioni di vita sociale della popolazione all’interno del campo, che vede promiscuità tra i nuclei abitativi dei numerosi insediamenti abitative (strutture del tipo prefabbricato), sia della diffusa inosservanza delle basilari regole igienico-sanitarie in materia di Covid-19”.

Tutti i residenti del campo, in pratica, vanno considerati come contatti stretti dei positivi. Nella stessa nota inviata oggi all’Unità di crisi della Regione Campania la Asl evidenzia la necessità della “sorveglianza del campo per evitare ingressi o uscite”.

ZONA ROSSA FINO AL 13 DICEMBRE – L’ordinanza regionale ha effetto immediato. Il campo rom di Scampia sarà zona rossa fino al prossimo 13 dicembre, salvi ulteriori provvedimenti. Ai cittadini con residenza, domicilio o dimora presso il menzionato campo rom di Napoli (Circumvallazione esterna) è “fatto obbligo di isolamento domiciliare, con divieto di allontanamento dalle proprie abitazioni, fatte salve esigenze sanitarie o connesse all’acquisizione di generi di prima necessità”.

Scatta il divieto di transito in ingresso e in uscita dal campo rom, resta consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o dimora nel campo rom, nel quale i cittadini dovranno osservare l’isolamento domiciliare e sottoporsi a tutti i controlli sanitari disposti dalla Asl competente. È fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dal campo rom da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’attività di assistenza, limitatamente alle presenze che risultino necessarie allo svolgimento di dette attività e a quelle di pulizia e sanificazione e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Al di fuori delle ipotesi sopra menzionate, non è consentita l’uscita dall’area indicata per lo svolgimento di attività lavorativa.

Il Comune di Napoli, d’intesa con l’Unità di crisi regionale e con il supporto della Protezione civile e del volontariato, assicura ogni forma di assistenza ai cittadini, anche attraverso la somministrazione di derrate alimentari e generi di prima necessità per tutta la durata di efficacia del presente provvedimento; nell’area interessata dal presente provvedimento e ai relativi varchi di ingresso è assicurato, da parte delle competenti forze dell’ordine, dall’Esercito e dalla polizia municipale il necessario presidio, secondo quanto disposto dalla prefettura e dalle altre autorità competenti. La Asl competente, d’intesa, ove necessario, con l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, assicura la prosecuzione delle attività di controllo sanitario a tutta la popolazione interessata dal presente provvedimento, dando comunicazione dei relativi esiti all’Unità di crisi regionale per le conseguenti valutazioni ed eventuali determinazioni di competenza. È compito, inoltre, dell’Asl di competenza assicurare, all’interno del campo, una postazione fissa per attività di ambulatorio di assistenza medica di base in favore dei cittadini. Vigilanza e controllo dell’osservanza del provvedimento sono demandate alle autorità competenti.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.