Napoli Millenaria”, evento promosso dall’amministrazione comunale per celebrare i 2.500 anni dalla fondazione della città, costituisce un esempio tangibile di come una buona amministrazione, attraverso strategie di marketing territoriale, possa valorizzare un territorio con una storia millenaria senza soluzione di continuità. Si tratta di un emblematico caso di “marketing territoriale resource based”, che si rivela uno strumento fondamentale per trasformare il potenziale latente di un territorio in processi di creazione di valore per tutti gli attori coinvolti e per l’intera comunità. Con questo evento Napoli, dove la cultura è un elemento essenziale dell’identità e un fattore propulsivo per lo sviluppo sociale ed economico, desidera non solo celebrare il proprio passato, ma anche affermarsi come un laboratorio contemporaneo di arte, musica, teatro e creatività, proiettata verso il futuro.

“Napoli Millenaria” rappresenta quindi un’importante opportunità per mettere in luce il ricco patrimonio culturale, artistico e storico della città partenopea, che ha visto il proprio centro storico riconosciuto come patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Il sindaco Manfredi ha deciso di sfruttare questa ricorrenza per delineare una visione di Napoli come capitale della cultura mediterranea ed europea, promuovendo un programma che armonizza tradizione e innovazione, in collaborazione con il mondo accademico, le associazioni, le comunità locali, le fondazioni, gli archivi e altre istituzioni culturali. Tutti gli attori coinvolti hanno manifestato il loro convinto sostegno, accettando la sfida di costruire una visione condivisa e identitaria, frutto di mesi di dialogo, aperta alla creazione di reti.

L’evento del 2025 rappresenta un momento cruciale per un’amministrazione che ha da sempre riconosciuto nella cultura un settore strategico e fondamentale per il riscatto sociale della città, in particolare nelle aree vulnerabili. E offre l’opportunità di valorizzare la “brand identity” che si è consolidata negli ultimi anni, frutto di un lungo percorso iniziato dall’amministrazione Bassolino alla fine del XX secolo. Questo percorso complesso ha visto coinvolti numerosi attori e risorse, e ha richiesto tempo per affermare questa nuova identità. Quindi non possiamo più limitarci a considerare solo il potenziale; la nuova identità è diventata una realtà tangibile, pronta a generare valore per cittadini, turisti, operatori culturali, finanziatori, associazioni e generazioni future. In questo senso, l’evento – originale e innovativo – rappresenta anche una nuova sfida e un’opportunità per riflettere sulle problematiche emerse a seguito del boom turistico a Napoli negli anni successivi alla pandemia Covid-19.

Anche la scelta di affidare la direzione di “Napoli Millenaria” a Laura Valente ha senso, perché l’autorevolezza, il pragmatismo e la capacità di costruire consenso di Laura, peraltro molto poco incline verso alcuni stereotipi “napoletani”, le permettono di evitare scelte populiste e di appartenenza. Il suo approccio progettuale si focalizza su pochi e chiari aspetti chiave come le eccellenze locali, la trasversalità, la contaminazione culturale, il riscatto delle periferie, la promozione di una cultura policentrica, l’ottimizzazione delle risorse finanziarie disponibili, un lavoro continuo e la trasformazione della mentalità.

I risultati iniziali di questo lavoro, avviato otto mesi fa, sono già evidenti, come dimostrato in sede di presentazione del programma preliminare e degli eventi principali. La progettazione si distingue per la sua originalità, in quanto non si basa su un format preesistente. Accanto a quest’originalità, va evidenziata l’unicità del lavoro, frutto di un rigore metodologico. L’evento è stato suddiviso in quattro processi paralleli (regia, operazioni, comunicazione, controllo), ciascuno orientato al raggiungimento di obiettivi sia qualitativi che quantitativi. Questi processi esterni sono supportati da quelli interni (risorse umane, finanziarie, strutturali e cognitive). Tale struttura a matrice permette un coordinamento elevato e qualificato, e garantisce la possibilità di replicare totalmente o parzialmente l’esperienza in futuro, sia in questa città che in altre località, sia a livello regionale che nazionale e internazionale.

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