L’ultima settimana prima della vigilia di Natale è anche quella che precede l’inevitabile abbuffata del 24, 25 e 26 dicembre. In attesa di portate più ricche e in previsione di un consumo smodato di dolci è il momento giusto per mettere in pratica qualche buona abitudine alimentare e fisica last-minute per evitare rimorsi una volta alzati da tavola.

Natale e dieta, le abitudini da provare

È prima di tutto importante capire cosa e quando mangiare. Bilanciare l’apporto nutritivi in tre pasti quotidiani, con due spuntini può aiutare a non sentire il senso di fame, così come il digiuno intermittente di 12 ore, l’unico che anche se attuato per molto tempo non presenta rischi per la salute e che può aiutare ad avere un metabolismo più efficiente. È importante ricordare che il digiuno intermittente non è adatto a tutti, specialmente a bambini, adolescenti, donne in gravidanza o in allattamento e persone con particolari condizioni mediche. Per attuarlo basta anticipare l’orario della cena, concludendola ad esempio entro le 20:00, e posticipare quello della colazione a dopo le otto del mattino, facendo attenzione a non concedersi snack prima di andare a dormire. La mattina può iniziare bevendo subito due bicchieri d’acqua. Se con le temperature invernali la sete viene meno, è importante mantenersi idratati. Bere circa 500 millilitri di acqua qualche decina di minuti prima dei pasti potrebbe aiutare gli adulti a perdere peso, così come bere acqua calda dopo aver mangiato lo fa con la digestione.

Natale, la dieta per presentarsi in forma a tavola

Prima di leggere è bene ricordare che le informazioni e i consigli forniti in merito alla dieta hanno un carattere generico e informativo. Non sono da intendersi come sostituti di una consulenza medica, nutrizionale o professionale personalizzata. Ogni persona ha esigenze uniche e condizioni specifiche che devono essere valutate da un medico o un nutrizionista qualificato e che prima di apportare cambiamenti significativi alla propria alimentazione o stile di vita, si raccomanda di consultare uno specialista per evitare rischi per la salute.

Per le sette colazioni, variando ogni giorno, possiamo optare per: yogurt bianco (magro o greco) con musli senza zucchero, con della frutta fresca; una tazza di latte parzialmente scremato con pane integrale tostato e marmellata senza zuccheri; del tè verde con pancake di farina integrale e frutta fresca; yogurt bianco (magro o greco) con fiocchi d’avena e della frutta; e un giorno concederci anche qualche fetta di ciambellone in una tazza di latte. Come spuntino a metà mattinata, prediligere della frutta secca (mandorle, noci, nocciole in piccola quantità), spremute d’arancia o yogurt qualora non si sia già mangiato a colazione.

Nei sette pranzi, alterniamo porzioni da circa di riso e pasta integrali. 1) 100 g di riso 100 g di petto di pollo 200 g di zucchine; 2) 100 g di manzo, 200 g di patate, 150 g di peperoni; 3) 100 g di farro, 100 g di tacchino a cubetti, 150 g di pomodori; 4) 100 g di riso, 100 g di ceci, 200 g di bietole; 5) 200 g di branzino/orata, 200 g di finocchi, 40 g di gallette di mais (7-8); 6) 120 g di pane integrale; 150 g di fiocchi di latte; 200 g di pomodori 7) 80g di pasta integrale, 125 g di mozzarella light, 200 g di spinaci. Nelle sette cene: 1) 50 g di pane, 150 g di merluzzo, 200 g di finocchi (crudi o cotti) 2) 100 g di riso, 80 g di fagioli borlotti; 3) 70 g di pane integrale 200 g di salmone; 150 g di carciofi; 4) 100 g di riso, 100 g di ceci, 200 g di bietole; 5) 200 g di branzino/orata, 200 g di finocchi, 40 g di gallette di mais (7-8). 6) 100 g di riso basmati; 150 g di zucchine; 150 g di gamberi; 7) 100 g di petto di pollo 200 g di verdure a piacere.

Da evitare dolci e snack. Per quanto riguarda l’attività fisica, proviamo a camminare ogni giorno 7 km a passo molto svelto, per incidere direttamente sul consumo di grassi, in una sessione continua. Dopo una settimana in riga, l’abbuffata natalizia farà meno paura.

Redazione

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