Vent’anni fa, la storia di un undicenne orfano e maltrattato che scopriva di essere un mago e si riscattava, aveva incantato tutti, aperto le porte di un mondo, il Wizarding World ideato da J.K. Rowling, dove avremmo tutti voluto vivere. Cosa aveva e hanno di speciale Harry Potter e le storie che lo vedevano protagonista? L’amore. Fraterno, filiale, quello degli amici che diventano famiglia, dei padri putativi, dei sacrifici che proteggono e uniscono.

Dal 13 aprile, al cinema, finalmente dopo anni, quel puro sentimento che riscalda il cuore è ritornato in sala, grazie al terzo capitolo (su cinque annunciati) di una nuova saga ambientata nello stesso mondo della magia, Animali Fantastici: I segreti di Silente. I primi due film, tratti da un piccolo libro scritto dalla Rowling sulle bestie magiche di quel mondo, addestrate e amatissime da Newt Scamander, autorità nel campo e interpretato sul grande schermo dal premio Oscar Eddie Redmayne, non avevano suscitato grande coinvolgimento, complice anche una trama troppo contorta e un problema di casting che ha portato la sostituzione di Johnny Depp nel ruolo del cattivo Grindelwald con il più adatto e in parte Mads Mikkelsen. I segreti di Silente rievoca sapientemente e nostalgicamente i punti di forza dei film potteriani e ricorda, seppur con ritardo, di mettere il cuore dentro la storia nel più inclusivo e rivoluzionario dei modi, raccontando dell’amore che un tempo univa il giovane Albus Silente (colui che da anziano sarà mentore e guida di Harry Potter) ad un altro potente mago, il già citato Gellert Grindelwald, villain di questa storia.

In una conferenza mondiale con tutto il cast e il regista del film, il veterano David Yates, Jude Law ha svelato il suo approccio al passato di Albus Silente e a questo legame con Grindelwald: «Io e Mads abbiamo costruito il rapporto tra i due cercando di immaginare come si sono conosciuti da giovani e cosa ha significato per loro quest’incontro. E per me – sottolinea – è sempre stato molto importante pensare a come doveva essere Silente prima di incontrare Grindelwald. Credo che fosse una persona molto sola per il fatto di essere un mago dalle capacità eccezionali e che per questo si sia sentito costretto quasi a sminuirsi nel potere e nelle ambizioni. All’improvviso invece incontra qualcuno che è altrettanto brillante, qualcuno con cui sta bene e che lo ispira. Quel tipo di connessione è molto potente, specialmente in gioventù. E poi arriva quel momento che capita a molti in cui realizzi che state intraprendendo strade diverse, vi state pian piano allontanando l’uno dall’altro ma questo avviene nonostante i fuochi d’artificio ci siano ancora e rende la separazione ancora più dura».

Siamo negli anni 30 di un mondo magico algido e conflittuale come quello babbano (i non dotati di poteri magici), in cui è in corso la campagna per l’elezione del Capo della Confederazione Internazionale dei Maghi. Tra coloro che aspirano a questo ruolo, c’è anche Grindelwald, il cui obiettivo è cancellare ogni forma di interazione tra umani e babbani, a contrario del suo compagno di un tempo, Silente, che invece auspica una contaminazione fruttuosa. L’amore che legava Grindelwald e Silente li ha portati a formulare un incantesimo potentissimo, un patto di sangue che impedisce loro di combattersi a vicenda. Per contrastare quindi le mire distruttive del nostro villain, a Silente non rimarrà che metter su una improbabile squadra composta di abili maghi, streghe ed anche un babbano, pronti a fare il lavoro sporco al posto suo. Grazie a questo team, il film segna un altro punto di qualità omaggiando la sgangherata gang capitanata da Harry Potter contro Voldemort. Di questa nuova avventura e un rapporto rinnovato del suo Newt con Silente parla Redmayne: «Adoro questo nuovo rapporto che si è creato.

Ha la complessità del rapporto maestro-allievo ma una dinamica tra fratello maggiore-minore. Silente ha sempre considerato Newt suo pari, e ne ha visto sempre il potenziale da leader. Ciò che amo del film è che sembra un heist movie ambientato nel mondo della magia in cui un gruppo di emarginati si ritrova ad accettare una missione di Silente senza conoscerne i dettagli». Terzo e ultimo punto a favore di questo nuovo film di Animali Fantastici è l’essersi concentrati su Albus Silente, su chi era a quel tempo e chi era stato da giovane tra ombre, errori e tratti rimasti immutati nel tempo. Con l’aggravante del clima politico d’odio in cui è ambientato I segreti di Silente che viaggia in parallelo con quello che vigeva nella nostra realtà in quegli anni, ribadiamo nuovamente il carattere rivoluzionario di questo film nella giusta naturalezza con cui narra la passata relazione tra Silente e Grindelwald. In una pellicola destinata a “grandi e piccini” è commovente, inclusivo e rispettoso dell’universalità dell’amore assistere al momento intenso in cui i due entrano, dopo anni, nuovamente in contatto fisico. Lo scambio di sguardi tra i due, immerso nel silenzio, trasporta lo spettatore dritto a quel sentimento puro di gioventù di cui abbiamo tutti ancora tanta nostalgia. Love is love è un motto che ha finalmente valore, anche nei blockbuster.