Portacomaro, provincia di Asti. È qui che inizia la storia dei Bergoglio, e di Francesco; non il Papa, ma del suo bisnonno (che curiosamente portava lo stesso nome), di suo figlio Giovanni Angelo, nonno del Santo Padre e di sua moglie Rosa Vassallo, la famosa ‘Nonna Rosa’ citata spesso dal Jorge Mario, che diede alla luce Mario nel 1908, padre del Pontefice. Una famiglia che dopo aver vissuto tra Torino ed Asti decise di partire il 1 febbraio 1929 per l’Argentina dove sette anni dopo sarebbe nato il Papa.

Papa Francesco e i parenti a Portacomaro

Un legame, quello col suo Paese di origine, tenuto ancora in vita dal Papa con alcuni contatti frequenti, come quello con Carla Rabezzana, la cugina, ancora oggi residente a Portacomaro. Un’amicizia che risale al 1974 quando Bergoglio, allora giovane sacerdote e professore gesuita, si recò a Torino per visitare i parenti. Da quel momento, ogni volta che tornava in Italia, passava di tanto in tanto a trovarla, soggiornando vicino a lei anche per una settimana, condividendo momenti come la messa insieme. I due si erano visti l’ultima voltane novembre del 2022, per festeggiare il novantesimo compleanno della signora: un pranzo a casa con altri parenti residenti in provincia di Asti. Tanta la tristezza nella donna, raggiunta telefonicamente dall’Ansa. “L’ho sentito proprio in questi giorni – ha detto – e gli ho raccontato che mi sono rotta un piede. Scherzando mi ha risposto ‘meno male che non ti sei rotta la testa’”.

Il ricordo di Carla Rabezzana 

Carla lo chiama ‘Giorgio’, fedele al nome argentine Jorge. La donna nella tarda mattinata di oggi si è affacciata alla finestra di casa sua per parlare con i giornalisti. “È stata una mia amica a darmi la notizia – ha detto -. Mi tengo i tanti ricordi belli che ho di lui, la sua simpatia, la battuta pronta e i momenti passati insieme, come quel pranzo, il giorno più bello della mia vita. Per lui preparavo sempre la bagna cauda. Eravamo molto legati, ci sentivamo spesso al telefono, anche prima che venisse ricoverato, e avrei voluto vederlo di persona per il Giubileo quest’estate”, ha raccontato Carla in poche parole. “Il dolore è davvero troppo forte”.

Redazione

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