Il Parlamento europeo, con una larga maggioranza, ha approvato la riforma del Patto di Stabilità e crescita. Ma a far discutere in Italia sono state le indicazioni di voto degli eurodeputati del Belpaese, specialmente quelli dei partiti che a Roma compongono la maggioranza di governo.

Patto di stabilità Ue, le votazioni al Parlamento europeo

Le votazioni sono andate in scena in tarda mattinata. Il provvedimento del braccio preventivo è stato approvato con 367 voti a favore, 161 contrari e 69 astenuti. Numeri simili a quello del braccio correttivo, passato con 368 voti a favore, 166 contrari e 64 astenuti. Mentre la direttiva sui quadri di bilancio ha avuto il via libera con 359 favorevoli, 166 contrari e 61 astenuti.

Il voto sul patto di Stabilità Ue, le posizioni dei partiti italiani

La notizia, almeno qui in Italia, è che gli eurodeputati di quei partiti che compongono la maggioranza del governo Meloni si sono astenuti. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, infatti, non hanno preso posizione e si sono astenuti. Così come i parlamentari europei del Pd e uno di Italia Viva. A votare contro invece i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, l’eurodeputato di Renew Europe Fabio Massimo Castaldo di Azione e Ignazio Corrao dei Verdi. A votare

Patto di Stabilità, gli attacchi: “Giorgetti sfiduciato”

La scelta di astenersi del Pd, e un po’ di tutti gli altri partiti, è stata spiegata dal Commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni: “Immagino più per ragioni di politica interna”.

Brando Benifei, capodelegazione del Pd, la motiva così: “Lo abbiamo fatto perché riteniamo che il testo uscito dal negoziato con il Consiglio sia eccessivamente peggiorativo, non soltanto rispetto alla proposta originaria del commissario Paolo Gentiloni che abbiamo sostenuto, ma anche della posizione del Parlamento Europeo, specialmente se guardiamo agli interessi dell’Italia”.

Benifei punta il dito contro le forze di maggioranza italiana: “L’astensione di tutte le forze politiche della maggioranza di centrodestra al Parlamento Europeo ha del clamoroso, e sconfessa ufficialmente l’operato del governo Meloni e del ministro Giorgetti, che dovrebbe trarne le conseguenze del caso. Sono stati evidentemente incapaci di difendere nel negoziato l’interesse del nostro Paese”.

A fargli eco anche il capogruppo M5s alla Camera Francesco Silvestri: “Ma dove è finito il partito di Giorgia Meloni che diceva che avrebbe rigirato l’Europa come un calzino? Che fine hanno fatto le sue urla contro la Bruxelles dell’austerità? Oggi la maggioranza di governo si è astenuta su un patto di stabilità che pregiudicherà il futuro dell’Italia e farà piovere sui cittadini tagli dolorosissimi ai bisogni essenziali. Tra l’altro con questo voto le forze di governo hanno sfiduciato di fatto il proprio Ministro Giorgetti che lo aveva negoziato”.

Redazione

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