La prima agenzia viene battuta alle 20.40  dall’ANSA, contrassegnata dai “+” che servono ai giornalisti che le leggono per riconoscere le cosiddette breaking news, le ultime notizie: “++ La Cassazione conferma l’assoluzione dei genitori di Renzi ++“. Arriva inaspettata. Tre minuti dopo, alle 20.43, è lo stesso ex premier, direttore de Il Riformista, a commentarla su Twitter.

Alle 20.40 le redazioni, specie dei giornali principali, che stampano più edizioni nella notte e comunque chiudono la prima dopo qualche ora, sono tutte in tempo ancora per inserirla nei quotidiani che stanno per andare alle rotative.

Ma a fronte delle paginate e paginate spese per parlare del processo che vedeva imputati per false fatturazioni i genitori di Matteo Renzi, il papà Tiziano e la mamma Laura Bovoli, si faceva molta fatica nella mattinata di sabato a trovare la notizia della loro assoluzione definitiva in Cassazione sui quotidiani freschi di stampa. Ed il nulla cosmico  sui quotidiani della domenica.

Figurarsi delle prime pagine: l’unico quotidiano che riesce a trovare spazio in prima pagina è il Giornale che dedica all’assoluzione un riquadro in taglio alto. Ma anche nelle pagine interne si fa fatica: ci sono un bell’articolo di Laura Cesaretti sul Giornale, un trafiletto sul Messaggero a pagina 5, un altro colonnino su Avvenire a pagina 6. Il “mitico” Fatto Quotidiano, che alla vicenda processuale aveva dedicato diversi richiami in prima pagina e molti lunghi articoli ovviamente tutti all’insegna del peggior giustizialismo, ha un breve colonnino a pagina 12. La Verità, che pure a questa vicenda aveva dedicato moltissimo inchiostro, nulla: neppure un trafiletto e poco ha senso dire che La Verità va in stampa molto preso, come fa del resto anche lo stesso Riformista, se poi sull’online neppure un articolo riporta l’assoluzione. Nulla dal Corriere della Sera: il quale Corriere però riesce a fare un lungo pezzo sull’edizione fiorentina online, a firma Valentina Marotta, richiamato anche in homepage online nazionale, che va in stampa solo sull’edizione toscana. Tra i giornali toscani La Nazione, Il Tirreno e per l’appunto il Corriere Fiorentino (edizione toscana di quello nazionale) dedicano spazio alla notizia: tutti tranne Repubblica, di cui né l’edizione locale né tanto meno quella nazionale dedica un solo trafiletto all’assoluzione. E pensare che Repubblica, con La Verità ed il Fatto Quotidiano, era stato il quotidiano che più aveva dato spazio a tutta la vicenda processuale, ad iniziare dal primo avviso di garanzia. Gli altri quotidiani nazionali? La Stampa, Il Sole 24 Ore, Libero? Non pervenuti. Eppure riescono a trovare spazio per le dimissioni del premier olandese Mark Rutte, la cui notizia viene battuta dalle agenzie alle 20.18, quindi soli 12 minuti prima di quella dell’assoluzione dei genitori di Matteo Renzi.

Ma passiamo ai tg e prendiamo in considerazione ovviamente le due edizioni di sabato, giacché alle 20 di venerdì ormai erano già tutti andati in onda. Il Tg1 delle 13.30 di sabato dedica alla vicenda un breve richiamo nel sommario iniziale ed è la stessa giornalista intorno al decimo minuto a dare la notizia in modo abbastanza approfondito, facendo vedere anche il tweet del direttore de Il Riformista. Non pervenuto invece il Tg2 diretto da Antonio Preziosi nel sommario iniziale dell’edizione delle 13 di sabato, ma è nuovamente la conduttrice a dare la notizia. Anche il Tg3 non dà spazio all’assoluzione nel sommario iniziale, mentre è di nuovo la stessa conduttrice a parlarne brevemente. Il Tg5 e tutti gli altri tg Mediaset dedicano spazio all’assoluzione sia nel sommario che nel telegiornale con un servizio dedicato solo alla vicenda: è la stessa conduttrice del Tg5 a ricordare che l’assoluzione arriva “dopo anni di udienze e inchiostro sulle pagine dei giornali”. Nulla invece ci risulta abbia detto il Tg di La7 diretto dal sempre attento Enrico Mentana, né quello delle 13.30 né quello delle 20.30, né nei sommari iniziali né tanto meno nei servizi. A quanto ci risulta, lo stesso Enrico Mentana, il “campione delle maratone” che dirigeva in prima persona il Tg di venerdì sera, è riuscito a dare in diretta la notizia delle dimissioni di Mark Rutte ma non quella dell’assoluzione dei genitori di Renzi.

E’ così difficile comprendere che il livello di civiltà di un Paese si misura – tra i tanti fattori – anche dalla capacità di offrire una informazione equilibrata, che dia agli esiti processuali di vicende giudiziarie lo stesso risalto che viene dato alle incriminazioni? Evidentemente, per ora sì.

Redazione

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