Il 'ritorno' della polizia morale
Perché il futuro dell’Iran appare incerto e sanguinario ma il motto “Donna, Vita, Libertà” continuerà a risuonare
La nube dell’oscurantismo si abbatte ancora una volta su Teheran. A distanza di dieci mesi dal barbaro assassinio di Mahsa Amini, le pattuglie della Polizia morale cominceranno a presidiare nuovamente strade, piazze e luoghi di ritrovo. Lo dichiara in una conferenza stampa televisiva il portavoce della Polizia iraniana, Said Montazer al Mahdi, che afferma la necessità di salvaguardare la sicurezza pubblica e i principi del Corano punendo le donne che indosseranno l’hijab in maniera scorretta.
“In caso di rifiuto ad ascoltare la polizia, le donne saranno mandate a processo”, ammonisce. Una notizia simile non può, né deve sorprenderci. Il regime dell’Ayatollah Ali Khamenei ha continuato a perpetrare violenze inenarrabili contro donne, attivisti e dissidenti politici nel silenzio assordante dei media occidentali. Il provvedimento emanato nelle ultime ore potrebbe sembrare una recrudescenza del fanatismo religioso che opprime l’Iran.
Ma è, in realtà, la riprova di un male mai sopito. Un male destinato a soffocare le vite di tante, troppe giovani desiderose di vivere nel rispetto dei diritti umani. Un male che logora le fondamenta millenarie dell’antica Persia. Un male che si inasprisce là dove, fino alla Rivoluzione islamica del 1978-1979, era contemplata la parità tra uomo e donna.
Merito indiscusso della dinastia Pahlavi, che avviò un iter riformatore e democratico annientato dalla costituzione del 3 dicembre 1979. La giornalista Masih Alinejad ha denunciato sul suo profilo Twitter l’arresto di un’adolescente sorpresa senza velo in pubblico. La ragazza si ribella, urla, viene percossa da una donna matura che vuole trascinarla in una camionetta bianca. Alla faccia dei commentatori, italiani e non solo, che hanno esultato per la supposta eliminazione della Polizia morale.
Il futuro dell’Iran appare incerto e sanguinario. C’è una sola certezza: il motto “Donna, Vita, Libertà” continuerà a risuonare più forte che mai.
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