Non glielo chiedete nemmeno, tanto resta sempre ‘no’. Dopo aver ringraziato Amadeus per l’invito al Festival di Sanremo lo scorso anno da fresco vincitore dell’Australian Open, Jannik Sinner non dirà di sì neppure a Carlo Conti, nemmeno dopo un anno vissuto da numero uno, con la vittoria di un altro slam, con il titolo delle ATP Finals vinto in casa a Torino, e la seconda Coppa Davis consecutiva regalata all’Italia.  L’altoatesino rivolgendosi a Piero Chiambretti in occasione dei Supertennis Awards a Milano, ha spiegato che nel caso ricevesse un invito lo declinerebbe come aveva fatto 12 mesi fa. “Ho cose migliori da fare”. 

Lo avrebbe invitato tutto il Paese, figurarsi Carlo Conti, ma con il suo no annunciato all’evento più popolare dello spettacolo italiano, si nega ancora una volta il contatto col grande pubblico. Coinvolgere Sinner resta un’impresa. Sceglie lui se, dove e quando andare. Se non si tratta di sport, non ci pensa neanche. Se non è il suo campo, non gioca. Se in palio c’è poco, valuta se sia meglio continuare ad allenarsi. La sua strada per diventare il più grande di sempre sembra vivere di regole dure che si autoimpone: e la sua natura – non mondana – lo aiuta. Vederlo salire sul palco dell’Ariston piacerebbe a tutti: sarebbe in ogni caso la punta di diamante di qualsiasi Parterre de rois, l’ospite internazionale che tutto il mondo ci invidia, ma soprattutto l’esempio di uno sportivo vincente e di un ragazzo dai valori eccellenti da mostrare ogni giorno in tv, figuriamoci quando c’è mezza Italia sul divano. Ma Jannik fatica proprio a concedersi.

I precedenti

Eppure, nonostante lo stesso calendario sportivo, a Sanremo non aveva saputo dir di no Novak Djokovic, il tennista più vincente con 24 slam, e una fresca medaglia d’oro alle Olimpiadi. Nel 2020, durante il suo esordio aveva accolto il serbo sul palco dell’Ariston poco dopo la vittoria dell’Australian Open. Novak aveva regalato al pubblico un momento di leggerezza, partecipando a un simpatico scambio di battute e colpi di racchetta con Fiorello. E poi un’inaspettata esibizione canora, interpretando “Terra Promessa” di Eros Ramazzotti in collaborazione con il co-conduttore. Anche Matteo Berrettini era salito sul palco del Teatro, ospite nell’edizione del 2022. Il tennista romano arrivava da un’annata straordinaria, il 2021, impreziosita dalla vittoria al prestigioso Queen’s Club Championship e dalla storica finale raggiunta a Wimbledon.

Sanremo, Carlo Conti pensa ad uno sportivo

Nell’anno delle Olimpiadi il direttore artistico avrà l’imbarazzo della scelta nell’invito da riservare ai più grandi personaggi dello sport. Il tennis può farla da padrone, specie al femminile, con la magnifica annata di Jasmine Paolini, oro a Parigi nel doppio con Sara Errani e vincitrice della Billie Jean King Cup. Nel nuoto difficile vedere sul palco l’oro dei 100 dorso Thomas Ceccon, che sarà impegnato negli allenamenti in Australia, più probabile Nicolò Martinenghi, primo nei 100 rana. Per restare nelle attività più popolari nello Stivale, ci sarebbe anche l’Ital-Volley femminile di Velasco, la scelta dovrà essere mirata.

Redazione

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