Calci, pugni e naso spaccato prima di scappare via in sella a uno scooter. E’ l’inquietante aggressione subita da un uomo di 51 anni, denunciato nei mesi scorsi per omicidio stradale e lesioni in seguito al drammatico incidente avvenuto il 25 giugno a Cavalleggeri, rione del quartiere di Fuorigrotta, e che provocò la morte di un bambino di tre anni, Christian Carezza, travolto sul marciapiede mentre si trovava in compagnia della madre e del fratellino più grande.

Tre mesi e mezzo dopo, l’uomo alla guida della vettura (denunciato a piede libero per omicidio stradale e lesioni e in attesa del processo), è stato brutalmente picchiato in via Giacinto de Sivo, una delle traverse di viale Cavalleggeri d’Aosta che si trova dal lato opposto rispetto al luogo dove avvenne l’incidente (via Ronchi dei Legionari).

Il 51enne, G. N., è stato aggredito poco dopo le 18 di mercoledì 5 ottobre da due persone entrate in azione con il volto coperto dal casco. Soccorso da alcuni passanti, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli dove è stato trattenuto in osservazione medica per un trauma cranico alle ossa nasali. Sull’episodio sono in corso le indagini della polizia a lavoro per capire se ci sono o meno collegamenti con l’incidente mortale avvenuto nei mesi precedenti. Al vaglio le immagini delle telecamere presenti però sono sul viale principale del rione di Fuorigrotta.

L’uomo, che vive nella zona e svolge pulizie condominiali, è in stato di choc. Non ha fornito ulteriori dettagli ai poliziotti perché non è riuscito a riconoscere gli autori dell’inquietate pestaggio, anticipato ieri dal giornale Fanpage.it. Così come non ha raccontato se durante l’aggressione ha subito o meno minacce o frasi riconducibili all’incidente dei mesi precedenti. Già nel giorno della tragedia del piccolo Christian, il 51enne venne salvato dai poliziotti e sottratto al linciaggio della folla presente.

Mi sono distratto, ho salutato una persona” aveva spiegato agli agenti della sezione Infortunistica stradale guidati dal capitano Antonio Muriano. Una distrazione fatale durata pochi secondi. Quando è tornato a guardare la strada, il 51enne si è reso conto di essere troppo vicino all’auto che lo precedeva, così ha provato a sterzare finendo sul marciapiede, travolgendo mamma e figlio, e tamponando un’altra auto in sosta.

 

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.