Il 14 giugno 2021 è scomparso il Prof. Giuseppe Riccio, emerito di Diritto processuale penale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Autore di molte opere scientifiche, componente laico del Consiglio superiore della magistratura, è stato presidente della commissione di riforma del codice di procedura penale nel 2006, ma soprattutto è unanimemente ricordato come persona di grande umanità e insigne Maestro della Scuola processualpenalistica.

Il Dipartimento di Giurisprudenza lo ricorderà con un convengo di alto valore scientifico che ha l’obiettivo di cogliere il fil rouge che lega gli studi e le idee del Prof. Giuseppe Riccio con i lavori della commissione da lui presieduta – di cui hanno fatto parte molti dei relatori –, lavori che hanno influenzato quelli della commissione di studio nominata dalla Ministra Marta Cartabia per elaborare proposte di riforma in materia di processo e sistema sanzionatorio penale, nonché in materia di prescrizione del reato.

Il dibattito in corso in questi mesi, relativo alla necessità di approvare nel minor tempo possibile una riforma che renda più efficiente il processo penale, ha messo in luce il bisogno di rafforzare la cultura della giurisdizione con la previsione, ad esempio, delle cosiddette finestre di giurisdizione, già immaginate nel 2006 dalla commissione Riccio con l’obiettivo di riportare in equilibrio i complicati rapporti fra pubblico ministero, giudice e parti fin dalle indagini preliminari.

La prima giornata di studio si terrà nell’aula Pessina dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (sede centrale, Corso Umberto I, 40) e sarà divisa in tre sessioni, nelle quali si affronteranno i nodi problematici della fase investigativa e di quella del giudizio di primo grado. Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Matteo Lorito, del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Sandro Staiano ed un ricordo della figlia Mariagiovanna, la presentazione del convegno è affidata al Prof. Avv. Agostino De Caro, tra i primi allievi del Prof. Giuseppe Riccio a Salerno e con lui co-autore, insieme al magistrato Sergio Marotta, del volume “Principi costituzionali e riforma della procedura penale”, da cui le giornate di studio prendono a prestito il titolo.
Saranno relatori, inoltre, i Professori Ennio Amodio, Francesco Caprioli, l’Avv. Alfonso Furgiuele e il Consigliere Raffaello Magi, noto per essere stato l’estensore – nel 2005 – della sentenza di primo grado del maxiprocesso cd. Spartacus sull’attività criminosa del clan dei casalesi negli anni 1988- 1996.
La seconda giornata di studi, che si terrà nell’aula Arengario del Tribunale di Napoli (Centro direzionale), prenderà avvio dai saluti istituzionali del Presidente della Corte d’Appello di Napoli, Giuseppe De Carolis Di Prossedi, del Procuratore generale, Luigi Riello e del presidente del Tribunale, Elisabetta Garzo. Il convegno si articolerà in due sessioni: la prima, la cui moderazione è affidata al Dott. Giovanni Canzio, Primo Presidente emerito della Corte di cassazione, avrà ad oggetto la complessa disciplina delle impugnazioni con le relazioni del Prof. Giorgio Spangher, Mariano Menna e del Consigliere Giuseppe Santalucia, presidente dell’ANM. Tra i relatori della seconda

sessione ci saranno invece il procuratore della Repubblica, Giovanni Melillo, e il Prof. Avv. Vincenzo Maiello, che si occuperanno del rapporto tra processo e mass-media e processo e tempo. Non mancherà il contributo scientifico di autorevoli Maestri come il Prof. Paolo Ferrua, dell’Università di Torino.

L’evento è patrocinato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, dalla Struttura territoriale della Corte di Appello di Napoli della Scuola Superiore della Magistratura e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli.