Dopo almeno due anni di corteggiamento serrato, Kylian Mbappè rifiuta la camiseta blanca del Real Madrid e resta al Paris Saint Germain. Scelta di cuore? Macché romanticismo, nel calcio di oggi non esiste. Esistono invece i soldi, tantissimi, che Nasser Al-Khelaïfi continua a investire in un club che da anni domina in Francia ma non riesce ad alzare la Champions League (purtroppo, almeno per il momento, non si compra).

Il fenomeno transalpino con origini camerunensi e algerine compirà 24 anni il prossimo 20 dicembre, due giorni dopo la finale dei Mondiali in programma a casa Al-Khelaïfi, in Qatar, dove arriverà da campione del mondo in carica (a 19 anni e con 4 reti segnate). Fino al prossimo 30 giugno 2022, quando scadrà il contratto quinquennale, il suo stipendio è di 22 milioni di euro. Adesso, dopo il rinnovo fino al 2025 (tre anni) annunciato sabato nell’ultima gara di campionato contro il Metz, Mbappè verrà letteralmente ricoperto d’oro.

Le cifre non sono ancora ufficiali ma vanno interpretate tra quelle annunciate da esperti di calciomercato e denunciate dai vertici della Liga spagnola che l’uscita di Messi, Neymar e Ronaldo, perdono la possibilità di veder giocare nel loro campionato uno dei primi cinque giocatori al mondo (e ha ancora 23 anni). Nella penisola iberica non riescono ad accettare lo smacco del fenomeno che da piccolo aveva in stanza il poster di Ronaldo (quello brasiliano). Per tanti resta tutt’oggi una bestemmia rifiutare la corte del Real Madrid, il club più titolato al mondo, che pure avrebbe ricoperto di milioni Mbappè. Ma vuoi mettere i soldi qatarioti?

Dalla Spagna sono certi che il numero 7 del Psg prenderà 100 milioni netti a stagione per tre anni oltre a un bonus di circa 300 milioni alla firma. In pratica il club francese ha ricomprato Mbappè, pagato 5 anni fa dal Monaco oltre 150 milioni di euro (bonus inclusi). Stando invece a stime più ‘reali’, si fa per dire, Mbappè dovrebbe guadagnare dai 40 ai 50 milioni a stagione per i prossimi tre anni oltre a un bonus fedeltà (ci mancherebbe!) di circa 100 milioni alla firma. Inoltre dovrebbe controllare quasi del tutto i suoi diritti d’immagine e avere voce in capitolo (ma questo per i senatori dello spogliatoio non è una novità) su acquisti, allenatore e tanto altro.

Cifre da Nba. Cifre che lo portano ad essere, ad oggi, il giocatore più pagato nel mondo del calcio. Cifre che indignano gli spagnoli. Javier Tebas, presidente della Liga, denuncia: “Il Psg chiuderà la stagione con un monte ingaggi da 650 milioni di euro e 300 milioni di perdite. Come può fare un’offerta milionaria a Mbappè? Il Real è la società che è stata meglio gestita durante la pandemia, ha risorse importanti e potrebbe diventare campione d’Europa: non può essere che un club in rosso per 300 milioni possa soffiargli un giocatore di quel livello”. Come può? Sarebbe bello saperlo considerate le regole relative al Fair Play finanziario.

Liga spagnola che in una nota annuncia che presenterà un esposto contro il Psg alla Uefa, alle autorità amministrative e fiscali francesi e agli organi competenti dell’Ue perché Al-Khelaifi “è un pericolo per il calcio europeo allo stesso livello della Super League“. Questo tipo di accordo, rileva la Liga, “mina la sostenibilità economica del calcio europeo mettendo in pericolo centinaia di migliaia di posti di lavoro e l’integrità sportiva a medio termine, non solo delle competizioni europee, ma anche dei nostri campionati nazionali”. Per la Liga “è scandaloso che un club come il Psg, che la scorsa stagione ha perso più di 220 milioni di euro, dopo aver accumulato perdite di 700 milioni di euro nelle ultime stagioni (dichiarando anche introiti da sponsorizzazioni di importo molto dubbi) con un costo dello staff sportivo intorno ai 650 milioni per questa stagione 21/22, possa far fronte ad un accordo con queste caratteristiche”.

Intanto oltre al danno arriva anche la beffa per il Real. Mbappè infatti ringrazia il club di Florentino Perez: “Sono molto felice di continuare a giocare in Francia, il paese in cui sono nato, cresciuto e sbocciato”, ha scritto l’attaccante. “Vorrei anche ringraziare sinceramente il Real Madrid e il loro presidente Florentino Perez. Sono consapevole della possibilità e del privilegio che ho avuto di essere ambito da un club del genere. Posso immaginare la loro delusione. È grande quanto le mie stesse esitazioni. Sarò il loro più grande tifoso nella finale di Champions League a Parigi. A casa mia”.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.