Quale modo migliore per mettere in ombra lo scudetto dell’Inter se non quello di riportare in Italia l’allenatore che ha reso grande proprio il biscione, nell’anno del Triplete. José Mourinho alla Roma è la notizia di giornata, e anche quella che farà parlare di sé per i prossimi giorni. Sicuramente sulla sponda giallorossa della Capitale, che ormai non ha più nulla da chiedere al campionato ed è attesa da una semifinale di Europa League nella quale le chance di rimonta sono pochissime dopo il 6-2 in casa del Manchester United.

Giornata frenetica a Trigoria, con l’annuncio della separazione dall’attuale allenatore, Paulo Fonseca, al termine della stagione, che ha preceduto di qualche ora la bomba: l’ufficialità del ritorno in Italia dello Special One, esonerato a metà aprile dal Tottenham.

Quanto guadagnava Mourinho al Tottenham

In Inghilterra “Mou” era arrivato a novembre 2019, con un contratto da tre anni e mezzo a fronte di uno stipendio annuo di 15 milioni di sterline, che in euro fanno quasi 17,5 milioni. Una cifra inferiore a quanto guadagnava nella sua ex squadra, il Manchester United, dove la cifra era di 20 milioni di euro. Lo sforzo della Roma sarà importante: un triennale da 7 milioni di euro netti l’anno, più bonus. A integrare lo stipendio dello Special One ci penserà il Tottenham, che fino alla scadenza del contratto che aveva stipulato con Mourinho, quindi per le prossime due stagioni, verserà al portoghese 9 milioni di euro l’anno. La somma complessiva sarà quindi 16 milioni per il 2021/22 e 2022/23, mentre nel 2023/24 si abbasserà ai soli 7 milioni versati dai Friedkin.

Gli stipendi degli allenatori di Serie A

Una cifra fuori budget rispetto alla media italiana. In Serie A infatti l’allenatore che guadagna di più è l’interista Antonio Conte, con 12 milioni di euro l’anno, ma dietro di lui il secondo è Fonseca, allenatore uscente dalla Capitale, con 2,5 milioni. Mourinho sarebbe quindi ampiamente l’allenatore più pagato del campionato.

L’incognita sul Decreto crescita

Il club giallorosso potrebbe ammortizzare i soldi sfruttando i benefici del Decreto crescita applicato al calcio: a fronte della permanenza dello Special One per almeno due anni nel nostro Paese, ci sarebbero delle agevolazioni fiscali sul lordo per poter consentire più agevolmente alle casse di Trigoria di raggiungere il netto, che si aggirerà – come detto – intorno alle cifre di Tottenham, 17,7 milioni di euro.

 

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.