Dopo la sonora sconfitta in finale di Champions contro il PSG per 5-0 non c’era alternativa: le strade di Simone Inzaghi e dell’Inter si separeranno quest’oggi, prima dell’inizio del Mondiale per club, competizione che il tecnico potrà vivere ora su un’altra panchina, quella Saudita dell’Al Hilal. Termina dopo quattro anni l’esperienza di Inzaghi a Milano: era arrivato nel 2021 dopo aver vinto una Coppa Italia e due Supercoppe con la Lazio. Quattro anni all’ombra della Madonnina dove ha alzato altre due Coppa Italia, tre Supercoppe e soprattutto uno scudetto, arrivando sempre sul podio in campionato e sfiorando il trofeo dalle grande orecchie in due occasioni.

Quanto guadagnerà Simone Inzaghi in Arabia Saudita

Il futuro dell’Inter si è deciso in Viale della Liberazione, dove l’allenatore, poco prima delle 17, ha comunicato l’addio al Presidente Beppe Marotta, comunicandogli di aver accettato la proposta faraonica dell’Al Hilal in Arabia Saudita. Un corteggiamento durato settimane, andato finalmente in porto. Un’offerta irrinunciabile, da 50 milioni di euro complessivi spalmati in due anni, con l’opzione per un prolungamento. Spiccioli per l’Al Hilal, che secondo i rumors del mercato invernale aveva già cercato Massimiliano Allegri. Tra le promesse a Simone Inzaghi, anche quelle di un calciomercato da sogno: oltre ai già presenti Koulibaly, Cancelo e Milinković-Savić, il piacentino potrebbe presto ritrovarsi ad allenare uno o più tra Cristiano Ronaldo, Bruno Fernandes e Victor Osimhen, oltre a prendere parte subito al prossimo Mondiale per club.

Inter, chi dopo Inzaghi? Fabregas e De Zerbi in pole

Ora inizia la nuova era nerazzurra, con una squadra – anziana – da rifondare, e un nuovo allenatore da scegliere per il nuovo ciclo: Cesc Fabregas del Como e di Roberto De Zerbi dell’OM i primi nomi sul libretto della dirigenza. Proprio l’italiano però ha spento la fiamma di un possibile ritorno in Italia. “Sto bene a Marsiglia e non c’è stata alcuna chiamata di altri club”, ha dichiarato a tuttomercatoweb. Marotta può partire all’attacco.

 

Redazione

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